
CAMPOBASSO – Dopo Iorio ecco Frattura e viene fuori il giallo. La nota del duo Arcaro Riccardi,direttore sanitario e amministrativo dell’Asrem, inviata soprattutto alle due Procure della Repubblica oltre che a tutte le istituzioni locali e di governo sullo stato attuale degli ospedali molisani riferiti soprattutto al personale, scatena il finimondo. Il Governatore annuncia di non saperne nulla e che se inviata alla Presidenza della Giunta andrà alla verifica del protocollo e del perché non gli arrivata sulla sua scrivania. Ovviamente quanto affermato dall’ex presidente Iorio viene ribattuto colpo su colpo dal Governatore Frattura. Affiancato dal nuovo direttore generale Asrem ing. Gennaro Sosto dal sub commissario e dal direttore generale della sanità presso la Regione, il presidente della Giunta scarica veleni sulla gestione politica precedente facendo notare subito la montagna di debiti travata al suo arrivo a palazzo Vitale, circa 600 milioni di euro dal 2007 al 2013 di cui 400 Asrem e circa 160 di somme non trasferite dalla Regione all’azienda sanitaria. Giustificando il mancato turnover che comunque nei prossimi giorni sarà sostituito da contratti di collaborazione a tempo determinato su tutti i fronti, dagli specialisti agli infermieri, sottolinea l’impossibilità di procedere ad assunzioni stabili causa il Piano di rientro che si è trovato di fronte e la riconfigurazione di una sanità che si accinge a rifondare da capo a piedi dagli ospedali e alle strutture territoriali:<Il presidente Iorio – ha detto Frattura – che tanto parla di assunzioni non ha fatto nulla con la deroga del 15% quando governava lui per il personale pensando invece a rottamare professionisti per mandarli a casa con somme straordinarie in prepensionamento facendo spendere così all’Asrem circa 11 milioni di euro. Oggi abbiamo dovuto riequilibrare il bilancio con un documento che tenta di farlo per il 2015 mentre e comunque siamo ormai alla fase finale della discussione sull’integrazione Cattolica Cardarelli . Non credo assolutamente che si possa andare in emergenza il 1° maggio. Qui potremmo avere soltanto qualche giorno di difficoltà poi dovremmo procedere secondo quanto abbiamo messo in campo sin dai primi giorni di maggio. Le deroghe sul personale le abbiamo inviate più di una volta ai Ministeri, non siamo inadempienti di nulla abbiamo chiesto 65 figure professionali di cui 22 a Isernia 23 per il Cardarelli di Campobasso e 20 per il San Timoteo. Con la ridefinizione dei Piani operativi riattiveremo tutti i concorsi entro il 2016. Oggi pratichiamo una sorta di flessibilità che gradualmente ci darà respiro sino al riassetto totale>. Intanto il Governatore ha chiarito che scriverà, su quanto annotato dai due dirigenti, ai Tribunali di Campobasso e Isernia ai Ministeri mentre nelle prossime ore informerà il Consiglio regionale per l’approvazione di un ordine del giorno che accetti uno studio e quindi l’assorbimento di nuovo personale per gli ospedali laddove emergano situazioni di più delicata emergenza. Il nuovo manager per l’occasione presentato alla stampa chiaramente all’oscuro di molte situazioni presentate da Frattura e mettendosi al lavoro la settimana prossima ha invitato a fare squadra e a ricollocare presto nella periferia quella medicina e assistenza che al momento intasa gli ospedali e che può agevolmente essere programmata e trasferita in strutture alternative o cosiddette case della salute sul territorio. Una situazione come si vede di parecchia confusione. Ci pare inammissibile che due figure di vertice dell’Asrem vadano per conto suo e che non abbiano coinvolto l’intero sistema dirigenziale Asrem su questioni di una delicatezza e gravita notevoli ponendo una nota a metà della sua verifica, se è vero! Frattura ad una domanda, evidentemente anche provocatoria, come mai due tecnici di questo livello in un’azienda come Asrem abbiano potuto rilevare ciò non tenendo presente altri gradi di accertamento di controllo e di fattibilità concreta insieme al collegio professionale di guida aziendale, ancora evidentemente possano essere al loro posto, ha risposto rivolto al nuovo manager Sosto<se fosse per me avrei già preso una decisione>. E’ chiaro che probabilmente da lunedì il direttore da poco contrattualizzato ne possa adottare una simile. Ma una denuncia di quella portata al di la delle divergenze nate tra i componenti verticistici aziendali non da ora, ci pare di capire, va riparata subito concretamente negli ospedali con provvedimenti sul campo soprattutto rimettendo a posto quei reparti dove arrivano persone, malati, pazienti incidentati a cui bisogna rispondere con prestazioni immediate ed efficaci. Aldo Ciaramella
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