
ISERNIA – Il gip del tribunale di Isernia, Antonio Ruscito, ha accolto la richiesta dei legali, revocando la misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Roberto Calabrese, sindaco di Forlì del Sannio.
Il primo cittadino è rimasto coinvolto nell’inchiesta della Procura di Isernia “Dirty Mayors”. Nel mirino degli inquirenti una serie di appalti pubblici truccati. Nel registro degli indagati ci sono 144 persone.
La decisione è arrivata oggi pomeriggio, a pochi giorni di distanza dall’interrogatorio di garanzia. Calabrese fu l’unico a rispondere alle domande del giudice, fornendo la propria versione dei fatti. A parlare fu anche l’imprenditore Claudio Favellato, sottoposto però all’obbligo di dimora nel comune di residenza. Gli altri imputati si avvalsero della facoltà di non rispondere. Soddisfatti per la decisione del giudice gli avvocati Marciano Moscardino e Bice Antonelli. Lunedì, intanto, saranno ascoltati i tecnici comunali per cui è stata chiesta l’interdizione dai pubblici uffici.
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