
VENAFRO – Un sostanzioso allarme arriva da Venafro. Da tempo topi, ratti ect. si notano con sempre maggiore frequenza aggirarsi nell’abitato cittadino con conseguenti pericoli infettivi per la popolazione e grosso danno per l’immagine stessa della città.
La denuncia arriva da abitanti di diversi quartieri: innanzitutto dall’intero centro storico e dal rione popolare di via Maiella, da sempre esposti a situazioni simili, ma negli ultimi tempi anche in aree di nuova edilizia residenziale. Infatti si segnalano tali presenze animali anche lungo la Colonia Giulia e nelle traverse laterali, al quartiere Di Bona, in via Flacco e nell’omonimo rione di edilizia popolare, lungo via Campania, alla Starza e nei pressi dell’ufficio postale di piazza D’Acquisto. Praticamente dappertutto nell’abitato cittadino per cui il problema è consistente. Occorre perciò intervenire con capillare intervento di derattizzazione e disinfestazione dell’intero perimetro urbano, ma qui sorge il problema: di chi l’incombenza? A chi tocca farlo?
Un tempo era compito prevalentemente delle Comunità Montane, scomparse le quali resta oggi il buco sostanziale in materia di derattizzazione e disinfestazione di Comuni e territorio di competenza. Conseguentemente la palla passa agli enti locali e nel caso specifico di Venafro alla Casa Comunale di piazza Cimorelli alla quale spetta l’impegno di tenere pulito, senza animali sgraditi in giro (appunto i topi) e disinfettato il proprio ambito urbano, garantendo alla popolazione il massimo della prevenzione, della sicurezza e della tranquillità. Tali fattori però, finché i ratti continueranno a girare liberamente per l’abitato venafrano (cosa purtroppo in fase crescente!), al momento non risultano affatto assicurati alla cittadinanza. L’auspicio della totalità dei venafrani è che nel breve si effettuino gl’interventi del caso, restituendo pulizia, decoro e sicurezza a quanti vivono, lavorano o transitano per Venafro.
Tonino Atella
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