
MOLISE – Due società operanti nel settore delle elettroforniture hanno sottratto al fisco base imponibile per circa 10 milioni di euro, omettendo di versare all’erario I.V.A. per 2 milioni di euro. Lo hanno scoperto le Fiamme Gialle di Isernia a conclusione di una complessa indagine, nell’ambito della quale sono state effettuate verifiche nei confronti delle due società presenti su tutto il territorio molisano. Le aziende che operano nel campo delle forniture di materiale elettrico, civile ed industriale, avrebbero perpetrato la loro frode, mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, raggiungendo cosi i picchi di evasione, per le imposte dovute, negli importi sopra indicati.
Il lavoro certosino svolto dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria, corroborato dalle ulteriori indagini delegate e coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Isernia, hanno consentito di avanzare al Giudice per le indagini preliminari una proposta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, concesso dall’Autorità Giudiziaria fino a concorrenza delle imposte evase, pari a 2.648.818 euro. Gli accertamenti bancari e patrimoniali, esperiti nei confronti dei cinque soggetti indagati, hanno permesso di recuperare risorse finanziarie, quote societarie e beni immobili, nella disponibilità o riconducibili a questi ultimi, per un ammontare complessivo pari ad oltre 700.000 euro, tutti cautelati a garanzia del debito tributario maturato nei confronti dell’Erario.
Il Procuratore della Repubblica, Paolo Albano, ha espresso la propria personale soddisfazione per il risultato raggiunto, poiché in questa occasione è stato concretamente aggredito il patrimonio accumulato dagli indagati garantendo così un sicuro introito per le casse dello Stato.
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