CAMPOBASSO – 17 i rinvii a giudizio per il cosiddetto ‘Sistema Iorio’. La decisione del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Campobasso, Teresina Pepe, è giunta oggi dopo un anno: Ignazio Annunziata, Michele Iorio, Rosario Cardile, Michele Colavita, Antonio Epifanio, Stefano Epifanio, Giuseppe Giarrusso, Marco Notardonato, Giuseppe Marchese, Giorgio Marone, Desio Notardonato, Quintino Pallante, Angelo Percopo, Manuela Petescia, Francesco Pettinicchio, Nicolino Sacchi, Anna Totaro dovranno comparire davanti al collegio penale il prossimo 19 ottobre per rispondere, a vario titolo, di una quindicina di reati. Tre imputati hanno chiesto il rito abbreviato: Angelo Piunno, Annalisa Piccirillo e Francesco Boccia.
Alle due società coinvolte (Telemolise e European Broadcastin Company) vengono contestate violazioni amministrative. Non luogo a procedere per il giornalista Pino Saluppo, all’epoca dei fatti direttore del freepress La Gazzetta del Molise, facente capo ad Annunziata; l’ex assessore Gianfranco Vitagliano, per la vicenda dell’utilizzo dell’auto blu, è stato assolto dall’accusa di falso, per quella di peculato è stato disposto uno stralcio. Deciso dal giudice, infine, il non luogo a procedere relativamente ad alcuni dei reati contestati a Iorio e Annunziata.
Il 30 giugno prossimo è prevista una nuova udienza preliminare per pronunciarsi sull’ammissione in giudizio di materiale probatorio.
“Sono convinto che, come già accaduto in molte altre occasioni passate, nel corso della fase processuale riuscirò a dimostrare l’infondatezza delle ipotesi di reato che mi vengono contestate – ha commentato Michele Iorio – nonchè a dimostrare la mia totale innocenza. Il rinvio a giudizio deciso oggi dal Gup del tribunale di Campobasso rinvigorisce la mia voglia di lottare e di andare avanti. Al momento, in ogni caso, mi rimane la soddisfazione di aver completamente smontato il concetto di Sistema Iorio, su cui si reggeva l’intera accusa, già nella fase d’udienza preliminare. L’eliminazione di molteplici reati dall’accusa, infatti, dimostra che non esisteva e non esiste nessun sistema criminale denominato Sistema Iorio.
Avrei certamente preferito che questa incresciosa vicenda finisse qui, ma sono convinto che alla fine – ha concluso l’ex governatore- non ci sarà nessuna sentenza di colpevolezza”.
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