REGIONE – Petraroia sollecita il Consiglio regionale sulle proposte dell’area di crisi e del lavoro

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CAMPOBASSO – Michele Petraroia ormai dichiaratosi fuori dal Pd a palazzo Moffa, sollecita a trattare in Consiglio regionale già martedì prossimo i problemi del lavoro e soprattutto degli ammortizzatori sociali, che accompagnano ormai da anni un trattamento misero di tanti cittadini del Molise, in scadenza a breve e i provvedimenti da adottare sull’area di crisi complessa. Petraroia spinge, perciò, sul governo regionale sulla scorta delle problematiche e delle questioni  impellenti che toccano le prospettive di migliaia di lavoratori molisani e di quanto è stato deciso sul fronte sindacale nazionale e del Governo sui temi del lavoro, delle aree di crisi, dei centri per l’impiego, degli ammortizzatori sociali e della riforma della contrattazione. Temi su cui sia il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Tommaso Nannicini che il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, hanno tracciato un crono programma individuando opportunità, tempi e soluzioni possibili. Al di là delle diverse posizioni sindacali, delle Regioni e del Governo, Petraroia sollecita la Regione che <si muova in direzione del contesto temporale e delle scelte emerse nel corso della riunione del 30 giugno scorso. Sui Centri per l’Impiego serve il pronunciamento referendario prima di legiferare perché trattasi di capire se la competenza passa allo Stato o se resta alle Regioni, ma è utile inserirsi nella dinamica delle mille assunzioni annunciate dal Ministro per rafforzare l’Anpal attraverso il potenziamento dei Centri per l’Impiego. Una simile opportunità potrebbe offrire una prospettiva a precari impiegati in questi anni dalle province e alle altre figure che a vario titolo sono stati o sono ancora impegnati negli uffici di collocamento o sull’orientamento permanente. Sulla riforma degli ammortizzatori sociali è chiara l’apertura del Governo per prorogare gli strumenti in scadenza nelle Aree di Crisi Industriali Complesse, ma si tratta di mettere in relazione gli atti che adotterà il Ministero del Lavoro con i termini della Cassa Straordinaria per la Gam e della mobilità per l’Ittierre>. E’ necessario sulla scorta di quanto da subito che si dia un riscontro operativo alle esigenze di 1.500 lavoratori insieme allo sblocco del pagamento della mobilità in deroga 2015 a 1.800 lavoratori  bloccata dall’Inps su disposizione dello stesso Ministero. <Sulle politiche attive da finanziare nelle Aree di Crisi – puntualizza poi Petraroia –  c’è bisogno di chiarire chi mette i 90 milioni che servono ai 3 mila lavoratori coinvolti del Molise, stante la materiale indisponibilità dei fondi POR-FSE 2014-2020 che assegnano alla Regione Molise 47 milioni in 6 anni, suddivisi in 12 milioni per il contrasto alla povertà, 14 milioni su istruzione, formazione professionale e ricerca, e 21 milioni su lavoro, apprendistato e aree di crisi.  La Regione non dispone di altre entrate e se si vuole intervenire anche sull’area di crisi non complessa di Termoli occorrono i 90 milioni del Governo per il territorio Bojano-Isernia-Venafro>.

 

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