TERMOLI – Associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti e di armi, estorsione, riciclaggio e tanto altro. Sono stati oltre 200 i carabinieri impegnati, da questa mattina, a dare esecuzione a 25 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere), emesse dal gip del Tribunale dell’Aquila, sede della Direzione Distrettuale Antimafia. 149 gli indagati.
Il blitz scattato all’alba, nell’ambito dell’indagine “Isola felice”, sta interessando la costa adriatica dall’Abruzzo al Molise, fino alla Calabria. Secondo gli inquirenti, è certa ormai l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto regionale di territori considerati da sempre tranquille. Sarebbe il clan crotonese Ferrazzo di Mesoraca l’organizzazione criminale coinvolta, affiliata alla Ndrangheta, che ha ormai messo radici in Abruzzo e Molise, estendendo le sue attività anche in altre regioni e all’estero.
I militari hanno già proceduto a sequestrare beni immobili e attività commerciali. In passato, i boss Felice ed Eugenio (padre e figlio) Ferrazzo, trovarono protezione tra Termoli e Campomarino dopo la decisione del padre di pentirsi. Proprio a Termoli, nel corso di un’operazione, le forze dell’ordine scoprirono un vero e proprio arsenale nascosto nell’auto del figlio.
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