TRIBUTI – Per la riscossione delle tasse locali ognuno va per i fatti suoi

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CAMPOBASSO – Nasce il caso. Due enti, il Comune di Isernia e la Regione e due Bandi per lo stesso servizio di riscossione dei tributi. Quello relativo all’ex Seat Bpm di qualche anno fa i cui lavoratori non aspettano altro che riprendere l’attività svolta per anni. Il Bando del Comune di Isernia la cui pubblicazione è avvenuta il 26 agosto ha spiazzato la Regione.

Da qui la reazione del governatore Frattura e l’appello al sindaco D’Apollonio a fare dietro front:<Per la riscossione e la gestione dei tributi abbiamo costruito, Comuni, Province e Regione, – ha detto il presidente della Giunta –  uno strumento flessibile e innovativo a garanzia di due obiettivi prioritari: un servizio efficiente e vantaggioso sul piano economico per le amministrazioni locali e, soprattutto, la clausola sociale, ossia il riassorbimento di tutto il personale di Esattorie spa. Per il raggiungimento di entrambi gli scopi, ci siamo a lungo confrontati con i sindaci e i presidenti delle Province per arrivare a una generale condivisione che prevedeva e prevede l’impegno di tutti. Abbiamo firmato un accordo quadro con il raggruppamento temporaneo di imprese impegnatosi ad assumere i lavoratori della vecchia società di riscossione. La Regione ha fatto la sua parte con la commessa per la riscossione del bollo auto, confidando nelle progressive adesioni di tutti gli enti interessati, in particolare dei maggiori centri molisani>

Da qui la costernazione della Regione al cospetto della determina del Comune di Isernia che ha deciso di procedere per i fatti suoi:<A fronte di un percorso così costruito – continua Frattura – ci lasciano basiti la determina sett. n.94 del 16 giugno 2016 adottata dal Comune di Isernia per l’indizione di una gara a evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di riscossione tributi e la pubblicazione ufficiale del relativo bando lo scorso 26 agosto. Atti di cui non comprendiamo le ragioni, assunti, peraltro, senza mai un momento di confronto con la Regione. Rischiano di far naufragare un progetto valido sul quale tantissimi lavoratori hanno fatto e fanno affidamento. Il reimpiego del personale da parte del gruppo societario aggiudicatario dell’accordo è proporzionale al numero dei comuni aderenti, la massa critica – lo abbiamo sempre detto e lo ripetiamo adesso – è dirimente sia per l’abbattimento dei costi del servizio di riscossione, sia per la clausola sociale: agire in autonomia finisce per essere esclusivamente un dispetto ai lavoratori in attesa di reintegro>.

L’appello perciò al primo cittadino di Isernia:<Confidiamo nel sindaco di Isernia, Giacomo D’Apollonio, e nella sua amministrazione che possano intervenire per porre rimedio – conclude Di Laura Frattura – e che non condividano il valore e la missione del percorso dalla Regione intrapreso: Isernia ne è un tassello fondamentale. Le istituzioni hanno il dovere di collaborare. Il sindaco D’Apollonio da subito ha mostrato lealtà e disponibilità nel nome del bene comune, sono certo che anche questa volta non sarà da meno>.

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