
CAMPOBASSO – Felice Ferrazzo, Fabio e Mirco Marchese, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere mentre i loro legali hanno chiesto misure alternative alla custodia cautelare. Questo è emerso dai primi interrogatori di garanzia per rogatoria condotti presso il Tribunale di Larino. Secondo la Procura distrettuale dell’antimafia dell’Aquila ci sarebbero corposi e fondati elementi per dichiarare l’esistenza di un’ Associazione Ndranghestista di cui Ferrazzo e i due Marchese sarebbero al centro con base tra San Salvo Campomarino e Termoli dedita al traffico di stupefacenti, armi, estorsioni, riciclaggio e altri reati a vario titolo con attività estese anche in altre Regioni e in America latina.
Il presunto sistema criminale è venuto fuori dopo una vasta indagine denominata “Isola felice” che si è conclusa con ordinanze di misure cautelari per 25 persone tra cui anche persone del Basso Molise che si sarebbero affiliate all’Associazione. Sulla facoltà di non rispondere gli avv.ti difensori Ruggero Romanazzi e Giuseppe Di Carlo hanno spiegato che le carte sull’impianto accusatorio vanno vagliate al meglio chiedendo, tra l’altro, al Gip dell’Aquila che ai loro tre assistiti vada concesso una misura alternativa al carcere in caso contrario faranno ricorso al Tribunale del riesame, non sussistendo alcun timore concreto e reale di fuga.
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