
CAMPOBASSO – Questo il messaggio del presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura all’apertura dell’anno scolastico :<Iniziamo la scuola con un pensiero speciale per i bambini, i ragazzi, gli insegnanti, i presidi, le mamme e i papà che in questi giorni guardano al ritorno in classe come al diritto principale, più giusto e più bello da vivere. Il nostro pensiero alle comunità terremotate che proprio nell’apertura del nuovo anno scolastico possono e devono cogliere il primo passo del ritorno a una vita normale, solo per il momento spezzata.
La sicurezza delle scuole non è tema dettato dall’emergenza, tanti guasti nascono da un approccio che per troppo tempo ha sottinteso interventi non preventivi ma posteriori. Anche il Molise soffre, ma è fermo l’impegno a completare gli adeguamenti strutturali necessari. Abbiamo inaugurato in questi anni nuovi edifici scolastici, consideriamoli esempi rassicuranti e riempiamoli di vita e colori. I nostri sindaci si stanno assumendo importanti responsabilità per provare a sciogliere i dubbi e i timori espressi dai genitori. Il confronto, l’ascolto e la condivisione dei percorsi possibili a tutela dell’incolumità di chi vive quotidianamente la scuola sono elementi imprescindibili per garantire con serenità il diritto alla formazione e allo studio.
Una soluzione è il polo scolastico intercomunale, nuovi insediamenti a norma, piccoli campus funzionali e completi a beneficio di più comunità dove i nostri studenti, piccoli e grandi, possano costruire in sicurezza il loro futuro, il domani migliore che solo una scuola completa può assicurare. Il polo scolastico intercomunale è anche incontro, scoperta e condivisione, condizioni essenziali per crescere. Oggi siamo tutti disposti a superare il concetto della semplice vicinanza a casa o all’ufficio come fattore decisivo nella scelta del luogo di formazione dei nostri figli. In questo senso, il passo in avanti possiamo farlo tutti insieme, amministratori, genitori, corpo docente e personale ausiliario: i nostri ragazzi sono già pronti. La lezione viene da loro. Viene da voi, nostri giovani studenti del Molise.
E a voi l’augurio di sorridere imparando, di vivere emozioni per ogni cosa nuova che vi verrà spiegata e insegnata: molte di esse saranno a fondamento della vostra vita di adulti. Studiate per essere cittadini sicuri, studiate per essere donne e uomini aperti, proiettati all’accoglienza, al confronto e alla curiosità. Studiate per praticare con competenza e passione i mestieri per i quali vi sentite vocati. Studiate perché lo studio è amore e cura per il mondo attorno a noi: siete voi i principali protagonisti.
Auguri ai docenti, ai dirigenti scolastici, ai collaboratori della scuola, a tutti loro il nostro grazie per il prezioso ruolo che svolgono. Che in questo nuovo anno scolastico 2016-2017 arrivino le soddisfazioni più belle e meritate”.
Il messaggio del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, in occasione dell’apertura in Molise del nuovo anno scolastico 2016-2017, lunedì 12 settembre>.
Un messaggio di inizio anno scolastico dove cogliamo alcuni passaggi importanti sulla sicurezza delle scuole e sulla futura programmazione dell’edilizia scolastica che almeno nelle intenzioni del Presidente volge ad un progetto unitario o a scuole raccordate tra Comuni viciniori a Campus o poli scolastici. Un’idea che nei giorni scorsi abbiamo posto soprattutto all’attenzione generale e ai sindaci di Campobasso e di Isernia. Continuare a rappezzare plessi vecchi inadeguati e privi di qualsiasi garanzia statica in caso di terremoto non serve a nulla per una strategia povera e misera che alimenta, invece, veleni e polemiche politiche, disagi sociali e morali tra gli alunni, le famiglie e il personale scolastico soprattutto in quelle sedi istituzionali dove si dovrebbe far ben altro. Si aggiunga poi, che il tutto viene guidato consapevolmente da una sorta di contrapposizione voluta, ferma sul puntiglio e su una sciocca autonomia di pensiero in questo caso inutile che su contenuti seri e condivisi. Si parta subito da questo per arrivare a nuove soluzioni necessarie a garantire in strutture “sensibili” come queste un incolumità certa.
Aldo Ciaramella
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