
LAVORO – Ogni giorno oltre 60mila persone arrivano nel Cantone svizzero dall’Italia. 58% dei voti favorevoli ma l’affluenza si è fermata intorno al 45%. L’iniziativa chiede che nel mondo del lavoro sia privilegiato chi vive sul territorio. Il Canton Ticino ha dato un nuovo duro segnale di insofferenza, nei confronti degli immigrati, segnatamente dei frontalieri italiani, approvando, oggi, l’articolo costituzionale “Prima I nostri”, che invita a privilegiare, nelle assunzioni, la manodopera indigena. Una proposta dell’Udc, il partito di destra che è il più votato, a livello svizzero. Il cui presidente ticinese, Piero Marchesi, commentando il 58% di sì con cui l’elettorato l’ha accolta, ha affermato che “ora è chiaro che gli interessi del Ticino devono prevalere su quelli dell’Unione Europea”.
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