CAMPOBASSO – Il tessile in Molise è e deve rimanere un’area produttiva da riadeguare e rivalorizzare. Lo sostengono la Cgil Cisl e Uil che sottolineano come il fallimento della Ittierre e le disastrose conseguenze registrate nel settore tessile in Molise abbiano prodotto l’immissione nel mercato del lavoro oltre mille persone con competenze elevatissime.
L’unica ancora di salvezza per coloro che si ritroveranno senza reddito con la scadenza degli ammortizzatori sociali potrebbero essere le opportunità che si presenterebbero con l’area di crisi complessa. Sebbene ciò, secondo la Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil bisogna <lavorare perché vadano in porto le manifestazioni di interesse nessuna del settore tessile per quanto risulta e cercare di preservare quell’ago professionale che ha il Molise che ancora incrocia il filo giusto. Questo faremo, vigilando come abbiamo sempre fatto, sull’operato della Regione e del Ministero con il nostro apporto attivo alla cabina di regia>.
Polemico Zambianchi della Cgil verso quanti fanno false promesse. <Altra cosa è, ma questo lo fanno altri, convocare continue riunioni che illudono coloro che sono senza lavoro, o peggio, senza neanche ammortizzatori sociali, di poter avere una veloce risoluzione ai propri problemi occupazionali ed economici. Fare operazioni da avvoltoi in questa direzione è pratica che lasciamo a chi preferisce prendere in giro la gente ignorando che non ne può più di promesse mai concretizzatesi>.
© RIPRODUZIONE RISERVATA