
CAMPOBASSO – Nuova missione in Africa, precisamente nel nord dell’Uganda, per il dr Massimiliano Guerriero, anatomopatologo di Campobasso. Dalla scorsa metà di settembre il medico campobassano è tornato a prestare la sua opera professionale al Lacor Hospital di Gulu. Tanti casi, volti familiari -perché incrociati durante i viaggi degli scorsi anni- notevoli quantità di vetrini da leggere, nuovi colleghi con cui confrontarsi e quel caleidoscopio di colori che soltanto l’Africa sa donare hanno riempito le sue giornate intense e ricche di soddisfazioni, fino a venerdì scorso quando, dopo una nottataccia trascorsa tra nausea, febbre alta e serie algie ossee, è arrivato il verdetto: malaria.
La notizia a pochissime ore dal volo di rientro previsto per sabato 1° ottobre con arrivo a Roma, è giunta anche in Italia.
Realizzare di aver contratto una malattia ed essere costretto a gestirla, lontano dai propri affetti, è angosciante. “Nonostante tutto – fanno sapere i familiari – l’anatomopatologo di Campobasso non sta mollando e non ha abbandonato gli ugandesi, che ha scelto di aiutare, mettendo al loro servizio le proprie competenze.
Un segnale ancor più forte – raccontano – ha deciso di darlo chiedendo che la prima flebo di farmaci previsti dal protocollo gli fosse somministrata tra la gente del posto per evitare che quelle stesse persone a cui nei giorni precedenti aveva dato speranza potessero credere che a lui fosse riservato un trattamento di favore”.
Orgogliosi del suo operato e con l’augurio che il decorso della malattia possa essere celere, la moglie Cinzia Calabrese e i genitori Annamaria e Roberto che augurano a Massimiliano di rimettersi al più presto.
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