
ISERNIA – Nessun accordo in Consiglio Comunale tra maggioranza ed opposizione, in merito al documento stilato per salvaguardare l’ospedale Veneziale di Isernia. La minoranza di Palazzo san Francesco ha contestato al primo cittadino l’aver preconfezionato una deliberazione, a detta dei più, inutile e non condivisa.
Al momento del voto, parte della minoranza ha preferito abbandonare l’aula, facendo sì che il documento passasse con 21 voti di cui 19 favorevoli e due astensioni. Nell’atto si chiedeva di lasciare l’ospedale di Isernia allo status quo, senza infliggere alla struttura ulteriori tagli: garantire il DEA di primo livello, gestire le emergenze 24 ore su 24, non sospendere l’emodinamica e mantenere una direzione sanitaria in loco.
Un primo passo – aveva spiegato il sindaco d’Apollonio – verso una conferenza dei sindaci della provincia che rafforzasse la protesta, aperta a esperti del settore che potessero offrire un contributo e consigli a livello tecnico per intervenire in maniera più concreta. A nulla è servito l’appello del primo cittadino all’unità sull’argomento.
E così, il consigliere Raimondo Fabrizio, dopo aver chiarito la propria posizione contraria al documento, ha annunciato che già domani mattina presenterà una richiesta di adunanza conoscitiva, che veda la partecipazione degli addetti ai lavori: tutti quelli abilitati e che abbiano le competenze in materia sanità, a partire dal presidente della Regione Frattura, dall’ex presidente Iorio e dal commissario straordinario dell’Asrem.
Uno spiacevole episodio si è verificato poi in tarda serata e ha portato alla momentanea sospensione dei lavori, una violenta lite verbale tra i consiglieri Fantozzi e Tedeschi che esulava dal tema in discussione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA