ISERNIA – Molise sempre più a rischio “barriere architettoniche”. Questa volta il pericolo nasce in stazione; ed è quello concreto che i disabili molisani non potranno neanche più prendere un treno da soli.
E’ quanto accadrà a breve a Campobasso e Isernia, dove Trenitalia ha disposto l’eliminazione delle pedane che dovrebbero facilitare i portatori di handicap a raggiungere dal primo binario le altre banchine, senza dover scendere e salire le scale del sottopasso.
La notizia ha già messo in allarme le associazioni che, dopo alcune osservazioni in merito, si sono sentite rispondere che Trenitalia, a richiesta del disabile, impegnerà per la corsa in questione treni attrezzati per l’accessibilità.
Una giustificazione che non ha convinto Filippo Poleggi presidente del Forum del Trasporto Pubblico Locale e Remo Pallotta presidente AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) provinciale di Campobasso che hanno prontamente scritto al direttore di Trenitalia, Alessandro Tullio.
“Ci permetta di dire – si legge nella nota – che, conoscendo direttamente il parco rotabile del Molise e le carenze del servizio, se questa è la risposta ci pare “fantasiosa”, nel senso che si pensa di operare in una realtà che non c’è con mezzi che non ci sono. Accade spesso che pubbliche amministrazioni e gestori di servizi attivano cambiamenti fantasticando di un mondo che non c’è.
Se di sua competenza contiamo su un opportuno ripensamento, altrimenti su un suo impegno per non contribuire ad un sistema che – concludono – relega in casa i disabili fuori dalla vita civile”.
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