
CAMPOBASSO – Lo smantellamento della città dell’economia e quindi dell’incubatore degli spazi di co-working si tradurrà, per il presidente della Unioncamere Paolo Spina, in disservizi per le imprese arrecando un grave danno al territorio della provincia di Campobasso.
Spina denuncia <il comportamento quindi disattento e superficiale del Comune di Campobasso che in questi mesi ho sollecitato e inutilmente per tentare di risolvere il problema della Cittadella dell’Economia. Abbiamo ripetutamente proposto al Sindaco di non smantellare l’area lasciando inalterata l’area dei servizi in cui ha operato l’Unioncamere Molise nonostante tutto dal prossimo 17 novembre con la scadenza del contratto di locazione dovrà lasciare i locali>.
La proposta al Comune prevedeva di non modificare la destinazione dei locali, ma di impegnarsi a sostenere le spese per il mantenimento degli uffici, in modo da non creare disservizi alle imprese. Tuttavia, puntualizza la Camera di commercio del Molise, a fronte di tale proposta, la governance politica del Comune non ha mai risposto, mentre il dirigente incaricato è stato solerte nel richiedere la riconsegna dei locali.
<Pertanto – continua il Presidente Spina – abbiamo individuato modalità alternative per ospitare le aziende incubate con il solo scopo di non danneggiare le imprese e di non disperdere quanto abbiamo creato in questi anni, a partire dal Polo fieristico. Con la collaborazione delle associazioni di categoria, stiamo condividendo la proposta di realizzazione di un “INCUBATORE IN RETE” per le imprese, individuando anche gli spazi disponibili che le associazioni potrebbero mettere a disposizione delle imprese.
Rimaniamo, quindi, sbalorditi nell’apprendere dai media locali la notizia del progetto di riqualificazione urbanistica per il recupero delle periferie urbane, presentato dal Comune di Campobasso al bando della Presidenza del Consiglio dei ministri, progetto che prevede, tra l’altro, il recupero dell’ex mattatoio comunale, destinato a diventare incubatore delle piccole e medie imprese.
A questo punto come rimanere indifferenti davanti a uno spreco simile di risorse pubbliche, sia camerali sia della collettività, quando la struttura per le imprese esiste già ed è funzionante da tempo? Ancora una volta ci toccherà assistere alla stessa fine del Centro fieristico che ormai versa in uno stato di incuria e degrado? Non ci vogliamo credere!!!>.
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