ISERNIA – Avevano creato una vera e propria sartoria clandestina, poi utilizzavano i social network, per pubblicizzare e vendere pelletteria, abbigliamento e calzature. Spacciavano la merce per prodotti originali, grandi firme di marchi nazionali e internazionali da Gucci ad Armani, da Colmar a Stone Island, da Liu Jo a Fendi, da Louis Vuitton Paris a Michael Korse, da Moncler a K-Way, da Woolrich a Dsquared, da Burberry ad Harmont & Blaine, da Adidas a Timberland, da Converse All Star ad Hogan e Nike.
Le migliori griffe erano vendute a prezzi di gran lunga inferiori a quelle di mercato. Nell’ambito di una indagine condotta dai militari della locale Stazione Carabinieri, due persone, un 30enne di Isernia ed un 25enne di Arzano, in provincia di Napoli, sono state denunciate per introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti. I carabinieri hanno eseguito sequestri di ingente valore.
Durante le perquisizioni domiciliari, disposte dalla competente Autorità Giudiziaria, presso l’abitazione del 30enne isernino, sono stati rinvenuti capi di abbigliamento, borse da donna, calzature, pelletteria. Mentre ad Arzano, in casa del 25enne è stato scoperto un laboratorio clandestino dove è stata rinvenuta una sofisticata macchina ricamatrice, che riproduceva i noti marchi ed altra merce già pronta per essere messa in commercio, della medesima tipologia e stessi marchi di quelli recuperati ad Isernia.
Tutta la merce contraffatta e il macchinario per la riproduzione dei marchi, sono stati sottoposti a sequestro insieme a due computer portatili contenenti la tracciabilità dei movimenti e consegna dei prodotti, un telefono cellulare utilizzato per i contatti con gli acquirenti e sette carte poste pay utilizzate per le transazioni. Ulteriori indagini sono in corso al fine di accertare l’eventuale coinvolgimento di altri complici nell’illecita attività, e per tale motivo non si escludono clamorosi sviluppi nella vicenda.
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