POST SISMA – Sinistra italiana del Molise sollecita messa in sicurezza del territorio

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CAMPOBASSO –  Terremoto e territorio molisano, nel giorno della memoria, a 14 anni dal sisma del Molise riemergono gli appelli, annunci, moniti, polemiche e quant’altro legato al problema della sismicità della regione e del suo dissesto idrogeologico dove ovviamente i continui terremoti che si succedono ogni giorno sebbene di lieve intensità provocano smottamenti e anche qualche crepa nelle abitazioni più vulnerabili come è accaduto nei pressi di Salcito con evidenti danni all’ambiente e a manufatti.

Gigino D’Angelo, Sara Ferri e Angelo Minotti della Sinistra italiana  rilevano, quindi, che <Il Molise dopo 14 anni non ha ancora completato la ricostruzione post sisma, è alle prese con problemi di agibilità per le scuole a Campobasso e in altri Comuni, sta riorganizzando il sistema della Protezione Civile separando l’Agenzia per la Ricostruzione dalle strutture di pronto intervento in caso di calamità, e sta implementando l’Anagrafe Regionale degli Edifici Scolastici con l’aiuto delle province e dei comuni per dotarsi di informazioni aggiornate sullo stato dell’arte delle scuole regionali.

I cittadini molisani coinvolti emotivamente da ciò che è accaduto ad Amatrice ed Arquata del Tronto, e da quello che sta accadendo a Tolentino, Camerino, Norcia e alle tante comunità tra Umbria e Marche colpite dalla scossa più forte registratasi in Italia dal 1980, chiedono di sapere qual è la situazione nella nostra regione, e spetta alle istituzioni riscontrare tali preoccupazioni>.

I tre rappresentanti della Sinistra locale sottolineano che <la legge regionale n.29 del 12 novembre 2003 non stabilisce che nella Giornata della Memoria ci si debba limitare solo al ricordo. Al contrario basta leggerla per afferrarne il senso che si lega alle azioni, ai piani e ai provvedimenti amministrativi da intraprendere perché quel “MAI PIU’” sia effettivamente tale. Ebbene in Molise i cittadini chiedono di conoscere i rischi a cui si va incontro in caso di terremoto o di altra calamità, lo stato degli edifici pubblici e privati a partire da scuole, ospedali, viadotti, ponti e gallerie, i piani di evacuazione approntati, le strutture operative della Protezione Civile per il pronto intervento, i materiali in dotazione ed i finanziamenti disponibili su questi capitoli nel bilancio regionale.

La proposta avanzata dal componente della Commissione Ambiente e Territorio, Michele Petraroia, condivisa dagli interventi dei consiglieri regionali intervenuti nella seduta consiliare di questa mattina, può consentire di attivare un’istruttoria presso la stessa Commissione per preparare una seduta monotematica su questi temi che sia capace di tracciare un percorso istituzionale, amministrativo, sociale e legislativo finalizzato a raggiungere un più elevato livello di sicurezza antisismica per tutto il territorio molisano>.

D’Angelo Feri e Minotti concludono riconfermando che la Sinistra italiana si adopererà con il Governo <per far approntare e finanziare un piano nazionale di messa in sicurezza che non escluda di utilizzare anche i fondi attualmente impegnati sul risparmio energetico e sulle rinnovabili come chiede ITALIA NOSTRA, ipotizzando di stornare su questo piano nazionale antisismico i 14 miliardi annui trattenuti sulle bollette ENEL ai contribuenti>.

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