
CAMPOBASSO – Approvata la legge regionale sulla celiachia: <Con l’approvazione di questa normativa – hanno detto il presidente Frattura e il suo vice Facciolla – forniamo uno strumento importante, una risposta attesa da tanti cittadini del nostro Molise. Ringraziamo tutte le forze politiche del Consiglio regionale per l’attenzione e la sensibilità mostrate oggi in aula attraverso un voto unanime>.
Una patrologia alimentare molto diffusa in Molise: <I dati rilevati dall’Asrem – precisano Frattura e Facciolla –, ci dicono che soffrono di celiachia, malattia di ampia rilevanza sociale, 853 cittadini molisani, 237 sono di uomini, 616 donne, 724 sono di età adulta. A ciascuno di loro da oggi con questa legge, costruita con la partecipazione e la condivisione dell’Associazione italiana celiachia del Molise, offriamo l’opportunità di un’assistenza sanitaria mirata e non solo.
Puntiamo con gli strumenti del Psr 2014-2020 a incentivare produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti privi di glutine. A noi sembra un giusto servizio alla collettività, il nostro testo ha una copertura finanziaria di 1,1 milioni di euro>.
Nello specifico, per quanto riguarda gli aspetti di natura prettamente sanitaria, la legge regionale “Interventi in favore dei soggetti affetti da malattia celiaca, compresa la variante clinica della dermatite erpetiforme” è finalizzata a:
– migliorare le modalità di presa in carico delle strutture sanitarie e dell’accesso alle cure sul territorio regionale dei cittadini molisani celiaci individuando un centro di riferimento regionale e una rete assistenziale che assicurino al paziente celiaco in età pediatrica o adulta la diagnosi precoce, il follow up e la prevenzione delle complicanze;
– incentivare la formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori coinvolti, predisponendo anche gli opportuni strumenti con la collaborazione di professionisti dell’Aic;
– istituire il Registro molisano dei celiaci;
– favorire l’educazione sanitaria del cittadino celiaco, della sua famiglia e dell’intera popolazione regionale;
– definire modalità di erogazione del contributo previsto dalla normativa in materia nell’ambito della quota di finanziamento destinato all’Asrem;
Tra le specificità, di rilievo anche l’attenzione posta sul versante delle politiche agricole per incentivare la produzione di grano saraceno e di altri cereali privi di glutine e favorire la produzione agricola e la trasformazione di prodotti senza glutine, con lo stanziamento di specifici contributi in coerenza con il Psr 2014-2020.
La legge mira infatti a:
– incentivare la produzione di grano saraceno e altri cereali privi di glutine e favorire nell’ambito delle proprie competenze e di intesa con il Sistema camerale regionale e le Associazioni di settore, la produzione agricola e la trasformazione e commercializzazione di prodotti senza glutine;
– ampliare le modalità di erogazione dei prodotti senza glutine anche alla grande distribuzione oltre che agli esercizi già autorizzati.
<Entro un arco temporale di tre anni puntiamo – hanno concluso Frattura e Facciolla – ad avere almeno 100 ettari investiti a tali cereali e almeno cinque imprese (agricole e non) che li trasformano e commercializzano>.
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