
VENAFRO – Ancora disagi all’ospedale SS. Rosario di Venafro. Questa volta a mancare è il nefrologo. La sorpresa questa mattina, quando ben sette pazienti “terminali” si sono recati presso il locale nosocomio, ma non sono stati sottoposti a seduta dialitica; la motivazione: mancanza di personale medico specialistico.
A denunciarlo un cittadino. “Alcuni utenti sono stati costretti, loro malgrado, a recarsi, con propri mezzi e coinvolgendo i familiari, presso l’Ospedale Civile di Isernia, al reparto di nefrologia, per essere sottoposti al delicato procedimento sanitario “salvavita”.
Ci troviamo – ha commentato – davanti a uno scempio ed un menefreghismo assoluto “diciamo delle istituzioni”; in questo caso, di incoscienti che, minimamente hanno il concetto della vita altrui e di chi è già provato da una sì grave malattia”.
“Tutto ciò – ha continuato – perché ognuno si fa, come si suol dire, i fatti suoi, a casa sua. La palla rimbalza da mano a mano e quindi, così facendo, nessuno si prende le proprie responsabilità mentre, l’unico danno, resta a carico del malato. Stare dietro una scrivania è facile, mentre il difficile è concepirne l’importanza e assumersi le proprie responsabilità”.
Un caso analogo era accaduto qualche giorno fa, all’ospedale Veneziale di Isernia. Qui una donna avrebbe dovuto effettuare la chemio. Ma le è stata posticipata, perché per lei non c’era posto. Forse, se sarà fortunata, la farà il giorno di Natale.
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