
TERMOLI – E’ stata cancellata, questa mattina, la scritta “Zuccherificio del Molise” che campeggiava sulla facciata frontale dello stabilimento di Termoli.
Ad assistere all’operazione c’era un gruppetto di lavoratori che non ha nascosto il proprio rammarico.
“E’ la fine di un’era, la cancellazione di un’azienda – hanno commentato – che ha segnato il decollo del Nucleo industriale della Valle del Biferno. La Fiat – hanno ricordato – è arrivata dopo. Oggi l’amarezza è tanta”.
Amarezza ancora più grande perché proprio questa mattina, il giudice Rinaldo D’Alonzo ha proceduto, nel corso dell’udienza, ad aprire le tre offerte pervenute.
All’asta c’erano proprio i beni mobili dello Zuccherificio del Molise. Erano presenti i curatori fallimentari dell’azienda che, sul vincitore, mantengono per ora il massimo riserbo. Secondo quanto avrebbero riferito alcuni dipendenti, ancora in presidio davanti ai cancelli, si tratterebbe di una ditta di Pordenone. Ma ormai poco importa, quello che gli operai, in mobilità, chiedono è solo la ricollocazione lavorativa.
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