
CAMPOBASSO – Indebita percezione di finanziamenti comunitari e nazionali si allarga il giro anche in Molise.
Nel corso dell’ultimo semestre del 2016 sono stati scoperti una ventina di casi. Lo riferisce la Corte dei Conti nell’ambito del Piano d’azione denominato “Bonifica” ideato dal Nucleo speciale della Guardia di Finanza di Roma Ispezione Pubblica e Repressione Frodi comunitari.
Da qui è emersa pertanto la responsabilità di alcuni percettori di finanziamenti i quali con dichiarazioni non veritiere hanno fruito di aiuti comunitari non dovuti.
In tutti i casi esaminati i citati a vario giudizio hanno dichiarato nelle rispettive domande di condurre in affitto i terreni riportati nei contratti di affitto verbale, di proprietà di soggetti deceduti anche nei decenni prima, di condurre terreni appartenenti a soggetti che però hanno disconosciuto i contratti verbali in questione dichiarando di non aver mai autorizzato a presentare alcuna istanza per le percezione di aiuti comunitari non avendo tra l’altro mai percepito canoni di affitto come dichiarato dai convenuti.
Registrate anche illecite percezioni di contributi pubblici per l’avviamento di attività redditizie. Dalle indagini di Polizia erariale, infatti, è emerso, come si legge nel documento della relazione del Procuratore della Corte dei conti dott. Grossi, che ad una ditta della provincia di Isernia era stato concesso un contributo per la realizzazione di un centro di raccolta e di confezionamento di aglio e cipolla ma la documentazione dell’avvenuto acquisto dei relativi macchinari esibita dietro relativa richiesta investigativa risultava carente limitatamente ad una copia di una fattura di importo parai a euro 53.973,33 ben lontana dal prezzo di vendita del macchinario dichiarato dall’impresa pari ad euro 145.104,16.
Dall’esame della documentazione istruttoria è emerso che la ditta si era procurato un ingiusto profitto di 89.568,14 <e per di più in totale dispregio dello scopo mutualistico che dovrebbe connotare le società cooperative>.
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