STATI UNITI – Il presidente Donald Trump: “Un altro grande successo”.
La “madre di tutte le bombe”, così è chiamata informalmente la Gbu-43 (Moab) e cioè la bomba guidata non nucleare tra le più potenti mai costruite dagli Stati Uniti, che ieri è stata sganciata sul distretto di Achin (Afghanistan) per colpire tunnel e bunker dell’ISIS presenti sul territorio.
Si tratta della prima volta che gli USA utilizzano questo ordigno, nonostante fosse in dotazione dell’aeronautica militare statunitense da oltre 10 anni.
Con un peso che sfiora le 10 tonnellate, una lunghezza che supera di poco i 9 metri, ben 11 tonnellate di esplosivo e un costo di 16 milioni di dollari, è stata guidata tramite Gps e sganciata (visto l’enorme peso), tramite un carrello dentro la stiva di un aereo da trasporto, l’MC-130.
Un bagliore accecante e un’onda d’urto devastante, capace di allungarsi per un miglio in ogni direzione, questi gli effetti, in realtà ancora in fase di studio, dell’ordigno. Secondo quanto affermato dal Ministero della Difesa afghano, nell’esplosione sono morti 36 miliziani del sedicente “Stato Islamico” e non ci sarebbero vittime civili.
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