
CAMPOBASSO – Nuovo assessore, il quarto nella Giunta Frattura, dichiarazioni fuori sacco dopo la conferenza stampa sull’Egam.
Il presidente Frattura si lascia andare ad una serie di considerazioni sul voto Egam dove non sono mancate sorprese paventando un nuovo scenario politico nel centrosinistra, possibile solo dopo le Primarie del Pd del 30 aprile.
Insomma questione di qualche settimana.
Ovviamente il Governatore non si sbilancia anche se ha analizzato le posizioni venute fuori al momento del voto in aula in qualche modo programmate prima, le conferme e quanti hanno ribadito la loro stabilizzazione all’interno della maggioranza.
E quindi c’è anche chi, tra l’altro, ha permesso con un atteggiamento calcolato all’occorrenza il passi della nuova normativa. La Lattanzio in Giunta dopo l’astensione al voto?
L’ipotesi è più che un’ipotesi.
Perché si andrebbe a premiare o meglio a riequilibrare, anche se in zona Cesarini, quella quota rosa che avrebbe dovuto insistere dall’inizio nell’assetto del governo regionale e che ora sarebbe ancora più “giustificata” per l’assist alla maggioranza concesso all’approvazione della legge sulla gestione dell’acqua in regione. Maggioranza sfilacciata o in crisi?
Frattura ovviamente guarda i numeri e sono quelli su cui fa fede e che quindi gli danno ragione.
Per il momento porta a casa un risultato di estrema concretezza raggiunto anche attraverso, come avviene in politica, e non è la prima volta che accade a palazzo D’Aimmo prima palazzo Moffa, accordi trasversali o personali con questo o quel consigliere, un modus operandi in politica abituale che diventa strategico e quindi un merito o una capacità di fare maggioranza e consenso ancora più pratico se queste situazioni poi si orientano e si materializzano a favore di nuove alleanze politiche, chiamiamole di centrosinistra certamente sui generis, capaci comunque di ridisegnare il presente o il futuro su obiettivi di programma.
Ritorniamo al quarto assessore. Sulla Lattanzio, Frattura non ha detto né si e né no. Ma è chiaro che faccia così. Per ora sta buono perché la data del 30 aprile è una pietra miliare per quanto potrà succedere il giorno seguente anche in vista delle Regionali.
E’ altrettanto evidente e normale che dichiari che i nomi in anticipo spesso sono bruciati. Allora è meglio non dirli tenerseli in frigorifero e confermarli a tempo debito al pubblico.
Aldo Ciaramella
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