VENAFRO – Schola Cantorum “Lino Cappello”, successo per il “Requiem Kv 626” di Mozart

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MUSICA – Encomi ed elogi anche da illustri esperti musicisti molisani ed extraregionali presenti all’evento.

Ad eseguire integralmente il celebre Requiem di Mozart è stata la Schola Cantorum “Lino Cappello” di Venafro lo scorso 23 Aprile 2017 in una gremitissima Chiesa Ss Martino e Nicola di Venafro. Si tratta del più ambìto traguardo musicale per la Schola Cantorum, ormai una realtà artistica radicalmente affermata in tutto il territorio regionale.

I 25 coristi magistralmente diretti dal Maestro Angela Cicerone e divinamente accompagnati dal noto organista Marciano Oliva hanno dato chiara e precisa dimostrazione di professionalità, perizia e qualità musicale di livello sopraffino tipici idiomi di realtà operanti in contesti professionistici di livello internazionale.

In un clima di assoluto e religioso silenzio ed attento ascolto il coro ha dato vita alla migliore esibizione degli ultimi decenni riportando alla luce in una cornice di straordinaria armonia il celeberrimo Requiem di Mozart, eccelsa opera composta da Mozart nel 1791 tesa a rappresentare con grande maestria il confronto dell’uomo con la sua più grande paura: la Morte corporale. Vengono così a fondere insieme, in un canto soave che si eleva al cielo, l’immagine della morte con l’immagine della potenza salvifica e magnanima di Dio.

Il tema di morte, semplice ma ricchissimo, espresso e quasi rubato tra una voce e l’altra, viene subito scacciato da Mozart introducendo l’idea di speranza e di riposo eterno aspettato ed infinito: “Et lux perpetua luceat eis”. Il “luceat eis” rappresenta quindi, rivolto al Signore, un grido di pietà sussurrato e malinconico. Nell’opera si alternano, in un crescendo di preziosismi e straordinarie polifonie, momenti di profondo “patos” ed istanti di indicibile speranza: dall’atmosfera quasi rassicurante del “Kyrie” all’impetuoso Dies Irae, per poi procedere con lo struggente “Lacrymosa” e l’impetuoso “Confutatis”, ed ancora con l’esplosivo “Rex Tremendae” ed il leggiadro “Domine Jesu”, fino a giungere ad un tema di ristoro ed appagamento d’animo con l’”Hostias’”.

In queste righe musicali si capisce come l’animo di Mozart fosse colpito e turbato dalla paura del giudizio divino con il quale non riusciva a trovare un dialogo che riuscisse a soddisfarlo. A scandire ulteriormente le più profonde armonie dell’animo umano, in un totale abbandono verso l’eterno, sono stati di certo anche i brani più soavi come il “Tuba mirum”, il “Recordare” ed il “Benedictus”, ove un quartetto di solisti ( Francesca De Luca – Chiara Cuzzi- Gerardo D’Agosto- Flavio Pitocco) si è alternato in un divenire di fraseggi e preziosismi canori tali da proiettare i numerosi ascoltatori quasi in un’atmosfera irreale di eccezionale armonia.

Il susseguirsi di emozioni e temi di straordinaria musicalità e polifonia ha contribuito a condurre la mente gradualmente verso il culmine dell’opera, rappresentato dall’Hosanna del Sanctus scritta come una breve fuga di eccezionale valenza ritmica. Si è’ giunti così, alla conclusione dell’opera con l’Agnus Dei, scritta in tempo di adagio, che ha riportato la mente sul tema iniziale dell’introito, fino a chiudersi definitivamente sulle parole “lux aeterna” e, nel finale, con la stessa struttura fugata introduttiva sulle parole “cum sanctis tuis”, quasi a voler preannunciare l’eternità del Regno dei Cieli.

L’evento ha rappresentato di certo un importante momento storico di eccezionale valore per la cultura musicale regionale. E di sicuro i 25 coristi della Schola Cantorum Venafrana, sotto l’attenta Direzione del M°Angela Cicerone e con la consueta maestria dell’Organista Marciano Oliva, anche in questa occasione hanno saputo coinvolgere e stupire l’attenta e numerosa platea, straordinariamente press ed entusiasta di poter godere di un atmosfera musicale sopraffina, di elevata qualità e professionalità. L’opera, come ben intuibile, verrà replicata anche oltre i confini regionali, a dimostrazione dell’eccezionale valore che essa rappresenta nel panorama musicale internazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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