CITTA‘ – “Che succede a Venafro?”. Certamente non è un gran momento per la città e i cittadini denotano giorno dopo giorno tanta sfiducia e scoramento.
“Perché da noi c’è chi si comporta allegramente e non gli succede nulla, mentre altri poveri <cristi> finiscono inchiodati da norme tassativamente applicate?”.
“Che cosa è accaduto alle festività patronali 2016 con le presunte pendenze economiche irrisolte e tuttora in piedi?”.
Queste e tant’altre sono le domande di un sacco di venafrani, abbondantemente delusi e scoraggiati da una situazione cittadina per nulla bella e positiva sotto tanti punti di vista. Si rivolgono al cronista, questi signori col morale sotto i tacchi e con qualche dubbio per la testa, dopo aver “bussato” e rappresentato le loro lagnanze alle istituzioni locali e ai tutori dell’ordine evidentemente senza ottenere la soddisfazione sperata.
“Non ci resta che la denuncia attraverso gli organi d’informazione -afferma contrariatissimo un gruppo di venafrani- sperando che qualcosa si muova e che qualcuno si adoperi per riportare ogni cosa nel solco della legalità, facendo sì che vengano rispettati i diritti di tutti”.
Qualche accenno più dettagliato circa le negatività in atto? “Partiamo -attacca un venafrano a dir poco <incazzato>- da quanto sta capitando ai nostri anziani, sempre più esposti ai mascalzoni del “pacco”, ossia incalliti delinquenti che continuano a mettere le mani sui soldi dei nostri pensionati e che non si riescono a fermare, inchiodandoli alle loro responsabilità. Quindi i furti di tutto e di più che si registrano in continuazione. Si pensi che giorni addietro qualcuno, evidentemente non avendo trovato cos’altro da portar via, ha sottratto una vecchia e contorta tabella metallica di ”lavori in corso”, di quelle che si posizionano sulle strade per segnalare l’effettuazione di scavi ed opere varie! Non è il massimo dell’imbecillità e dell’inciviltà un furto del genere?”.
C’è altro ancora per dire del momento/no della città?
“Purtroppo si e riguarda la pessima educazione di certi soggetti che non hanno in alcuna considerazione i diritti degli altri e ritengono giusto calpestarli pur di soddisfare le loro prepotenze. Si prendano i tanti rifiuti abbandonati per strada e soprattutto si prenda quanto accade ogni anno nell’Annunziata prima di riporre le immagini sacre dei Santi Martiri a conclusione dei riti patronali. Com’è noto statue e reliquie prima che la processione abbia inizio vengono adornate da gladioli rossi da distribuire al termine ai fedeli. C’è però ogni anno chi se ne impossessa a josa, infischiandosene dei diritti altrui. Quest’anno anche il neo Parroco don Frino, aveva invitato ad una più corretta distribuzione di tali fiori tra i fedeli, ma puntualmente il prepotente di turno li ha arraffati tutti in barba alle motivate richieste altrui!
Trattasi di “quisquilie e punzellacchere”, per dirla alla Totò?
No, perché trattasi di cattiva educazione e di gratuita prepotenza, che vanno fermate per il buon nome della città. Come poi non restare perplessi dopo aver appreso di presunte pendenze economiche relative alle festività patronali 2016! Cosa mai sarà successo in passato, tutto questo ci lascia perplessi in attesa di conoscere la conclusione della vicenda, certamente non bella per Venafro”.
La chiusura con l’accenno al relativo senso civico di taluni venafrani: “Abbiamo appreso dalla Questura isernina della presenza a Venafro di più uomini delle forze dell’ordine in occasione delle festività patronali appena concluse al fine di garantire l’ordine pubblico. Preso atto con soddisfazione della novità, l’auspicio è che altrettanto avvenga in maniera continuativa nella vita quotidiana della nostra città dove, all’ossequio delle norme da parte della massa, fa da contraltare tutt’altro atteggiamento da parte di pochi che calpestano convivenza civile e diritti del prossimo, abbandonandosi ad atteggiamenti tutt’altro che civili e rispettosi degli altri. La legge va rispettata da tutti e sempre. Solo così Venafro potrà rialzare la testa!”.
Non c’è che dire; è un momentaccio per la città e speriamo che la… nottata finisca al più presto!
Tonino Atella
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