VENAFRO – Giornata di grande impegno anche questa di oggi per il Comando provinciale Vigili del Fuoco di Isernia.
Gli uomini di contrada Rio e del distaccamento volontario di Venafro sono al lavoro sul fronte incendi in diverse zone della provincia.
A destare maggiore preoccupazione il rogo che, ormai da diversi giorni, interessa località Le Noci alle porte di Venafro. La zona impervia rende difficoltose le operazioni di spegnimento.
Un canadair, proveniente da Olbia, ha già effettuato diversi lanci stamattina, ma le fiamme continuano a divampare. Tre squadre da terra stanno cercando di arginare il rogo che si sta, in maniera preoccupante, avvicinando al Parco Regionale dell’olivo.
Il territorio è anche disseminato da mine della seconda Guerra Mondiale, fatto che ne caratterizza la pericolosità dell’intervento.
Un incendio è poi divampato su Monte Maina, tra Vallecupa e Ceppagna, all’altezza della galleria Nunziata Lunga. Le fiamme stanno minacciando alcune abitazioni.
Sul posto stanno operando da qualche ora due squadre dei Vigili del Fuoco.
Fortunatamente è ritornato anche il canadair, sperando che questa volta riesca a domare definitivamente le fiamme, senza provocare gravi danni.
Ma una considerazione va fatta. Anzi due.
Molte cose sono cambiate nell’affrontare gli incendi. Sui roghi boschivi ora i Vigili del Fuoco hanno operatività totale, da terra e in cielo. Lodevole il loro lavoro. Ma era necessario accorpare il Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri?
Infine, in Italia ci sono solo 16 Canadair per affrontare le emergenze riguardanti gli incendi. Sette regioni italiane non hanno a disposizione alcun mezzo aereo proprio, per intervenire in caso di incendio, tra cui il Molise. Perchè?
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