
CAMPOBASSO – Con la riscrittura della legge elettorale, domani 4 settembre, riprende l’attività del Consiglio regionale del Molise che torna in aula dopo la pausa estiva.
Attualmente sono presenti quattro proposte di legge. L’obiettivo delle parti è quella di arrivare alle prossime elezioni regionali con una nuova legge, per allinearsi alle altre Regioni che hanno già emanato la nuova legge elettorale da 5 anni.
“Bisogna vedere quale di queste proposte ha la più larga condivisione possibile”, -commenta il governatore- il Molise non ha un suo testo, finora si è sempre rifatto alla normativa nazionale, noi dobbiamo inoltre recepire le indicazioni per la parità di genere. Ora io non starei a guardare quante proposte sono state già presentate dai consiglieri, ma quale di queste può raccogliere il più largo consenso”.
Le proposte sembrano convergere verso la cancellazione del listino e del voto disgiunto per il Presidente; due circoscrizioni elettorali, 14 eletti a Campobasso e 6 ad Isernia; un candidato Presidente non eletto, può entrare in consiglio solo se la coalizione che lo sostiene ottiene almeno il 10% dei consensi; all’interno della coalizione, un Partito deve raccogliere almeno il 3%, per ottenere un seggio.
Ad ogni modo, tra le tante incognite, la principale riguarda la posizione del Movimento 5 Stelle, da sempre sostenitore dell’abolizione del voto disgiunto ma lontani dal voler favorire il governatore Paolo di Laura Frattura.
All’ordine del giorno di domani pomeriggio, dunque, iscritta all’ordine del giorno la proposta di legge del consigliere Vincenzo Niro, esponente di centrosinistra ma da tempo ormai in rotta palese con la maggioranza del presidente della Regione.
Attendiamo domani, la discussione sul punto potrebbe rivelare più di una sorpresa.
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