ISERNIA – A pochi giorni dall’inizio delle attività didattiche si torna a parlare di sicurezza degli edifici scolastici. Soprattutto per quanto riguarda le strutture ad Isernia, dove sono ancora molti gli interventi necessari per garantire stabilità agli alunni.
A soffrire più di tutti sono stati i ragazzi della San Pietro Celestino che durante lo scorso anno scolastico sono stati divisi tra la struttura di proprietà della Calabrese srl, nell’area Pip di Miranda, e il quartiere di San Lazzaro. Da Palazzo San Francesco sembrano arrivare buone notizie. Difatti, l’amministrazione comunale sta lavorando per riunire gli alunni all’interno della stessa sede, individuata nella struttura che ospitava il V Settore. L’edificio in località Acqua Solfurea, però, dovrà prima subire una serie di interventi di sistemazione. Il costo dei lavori è di 320mila euro, stanziati da Regione e Comune.
Lavori che purtroppo non si sa quando inizieranno.
Invece, sembra che gli alunni della San Giovanni Bosco anche quest’anno torneranno tra i banchi nella sede della Calabrese srl , non essendoci soluzioni alternative. Infatti, i cittadini del capoluogo pentro sono ancora in attesa della fine dei lavori del polo scolastico di San Leucio, la data di consegna continua a slittare accumulando un ritardo di oltre venti mesi. Inoltre, una volta ultimati i lavori, non tutte le scuole potranno usufruire del nuovo plesso.
Intanto, il Comitato “Scuole Sicure” torna a farsi sentire. Tra le proposte, la realizzazione delle casette di legno a uso scolastico anche se, per prendere in considerazione l’idea, sarebbero necessari altri fondi.
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