
AREA STAZIONE – I lavori sarebbero dovuti iniziare a fine luglio, eppure della realizzazione del Parco Urbano della stazione ferroviaria di Isernia non si sa ancora nulla.
L’assessore all’Ambiente, Domenico Chiacchiari, aveva annunciato che entro i primi di agosto sarebbe iniziata la riqualifica dell’area, ma ancora oggi la centralissima zona della città pentra rimane in uno stato di evidente abbandono.
Il progetto aveva avuto inizio con la precedente amministrazione Brasiello, che aveva ottenuto un finanziamento di circa 4 milioni di euro dai fondi Pisu (Piano integrati di sviluppo urbano) della Regione Molise per acquistare un lotto dell’area stazione e realizzare i lavori che avrebbero dato un nuovo volto alla città.
L’idea, infatti, era quella di creare uno spazio pubblico e di aggregazione, un parco verde che avrebbe incentivato il passeggio per il corso principale di Isernia, collegando due zone della città divise dai binari ferroviari. Nel progetto iniziale c’era anche l’intenzione di ottenere ulteriori finanziamenti per eliminare il passaggio a livello e interrare il terminal dei bus.
Con Brasiello erano iniziati i lavori di bonifica del terreno a carico di Ferrovie dello Stato Sistemi Urbani e poi, durante la gestione commissariale di Vittorio Saladino, si era proceduto alla gara d’appalto vinta dall’associazione temporanea di imprese composta dalla Tecnoscavi srl e dalla Pistilli Costruzioni snc.
È pur vero che l’inizio dei lavori ha subito una battuta d’arresto a causa del ricorso fatto dalla seconda impresa in ordine di piazzamento che aveva partecipato al bando. Sembra, infatti, che da Palazzo San Francesco abbiano chiesto una proroga per la consegna dei lavori alla Regione Molise, lavori che altrimenti dovrebbero essere rendicontati entro il 31 dicembre 2017.
Il rischio resta comunque quello di perdere il finanziamento se non vengono rispettati i tempi che incalzano.
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