
ISERNIA – Arriva la risposta del Prefetto di Isernia, Fernando Guida, alle richieste fatte dall’assessore alla Cultura, Eugenio Kniahynicki, in merito all’intensificazione dei controlli sul territorio.
Il problema della Villa Comunale, ha risposto Guida, è un problema noto, tanto che erano stati già disposti mirati servizi di controllo in quella zona cittadina al fine di prevenire e reprimere lo spaccio di stupefacenti. Stessa cosa per le altre zone menzionate dall’assessore, quali stazione ferroviaria, terminal bus e monumento ai caduti.
Inoltre, riguardo l’appello di aumentare i controlli anche all’interno delle strutture d’accoglienza, il Prefetto ha specificato che tali verifiche sono frequenti, tanto da aver applicato, nell’anno in corso, ben 43 sanzioni pecuniarie, ognuna pari al 5% dell’importo contrattuale a carico dei gestori dei centri di accoglienza, nonché alla risoluzione di ben sette convenzioni. I controlli, essendo eseguiti dalla Prefettura, sono di tipo amministrativo, infatti solo l’Autorità Giudiziaria può disporre perquisizioni alla ricerca di eventuali stupefacenti.
Per quanto concerne poi “l’invocato uso delle telecamere per contrastare i fenomeni legati alla criminalità”, il Prefetto ha sottolineato che “in più occasioni è stata stigmatizzata la carenza di manutenzione delle telecamere da parte del Comune che le rendono di fatto inutilizzabili da parte delle Forze dell’ordine”.
Una risposta diretta quella di Guida che ha concluso ricordando a Kniahynicki che esistono appositi canali istituzionali che le amministrazioni comunali devono usare per comunicare con il Prefetto, senza utilizzare il mezzo stampa. Sia per una questione di correttezza di rapporti istituzionali, sia perché la legge prevede appositi canali formali per sottoporre al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica problematiche concernenti la sicurezza urbana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA