FERMARTI – Isernia ha la sua prima opera di street art. Moscato: “Una giornata storica”

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ISERNIA – Una data da ricordare quella di oggi, Isernia può infatti vantare la sua prima opera di street art.

Alaniz, l’artista argentino incaricato dall’amministrazione comunale pentra in collaborazione con Memorie Urbane e dMake, ha completato il murales dedicato a Stefania Cancellerie. Sulla facciata laterale dell’Auditorium Unità d’Italia, Alaniz ha realizzato il volto di Minerva Mirabal, una delle tre sorelle uccise il 25 novembre 1960, nella cui data ricade la giornata contro il femminicidio.

“È una giornata storica – spiega il consigliere comunale Nicola Moscato –. Siamo riusciti, attraverso la collaborazione con diverse associazioni, a realizzare quest’opera che segnerà la storia di Isernia. È solo l’inizio di un percorso artistico intrapreso dall’amministrazione. A tal proposito, sento di ringraziare con tutto il cuore Memorie Urbane, dMake e l’artista Alaniz oltre a tutti gli operatori che in queste settimane si sono spesi per questo evento”.

Tra gli ideatori della manifestazione Ferm-ARTI, dMAke, lo studio di architettura e design di Roma, attraverso la referente molisana Rosamaria Faralli che, sottolinea, “come si possano comunicare temi importanti con la collettività attraverso l’arte perché gli artisti sono capaci di recepire e soprattutto comunicare attraverso un canale privilegiato con l’anima dell’osservatore: riescono a svegliare le coscienze”.

L’organizzazione del murale è stata affidata a Memorie Urbane, l’associazione di Gaeta che da sei anni porta avanti il progetto ‘Stop Violence Against Women’. Attraverso il suo responsabile, Davide Rossillo, è stato possibile coinvolgere Alaniz: “Siamo felici di essere qui – commenta Rossillo – grazie al lavoro di dMake e al consigliere Moscato che si sono adoperati molto affinché Isernia partecipasse all’evento insieme a altre cinque città (Pontinia, Terracina, Minturno e, Fondi e Isernia). Abbiamo registrato molto entusiasmo intorno a questo evento visto che Alaniz è venuto dal Messico in Italia per dieci giorni. Ci piacerebbe che questo sia il primo passo e che Isernia possa aderire al progetto più ampio di ‘museo a cielo aperto’ di Memorie Urbane”.

Per Alaniz, il risultato del lavoro è stato positivo e lascia una testimonianza importante alla città: “È La mia prima in Molise e ho trovato una splendida accoglienza. È stata un’esperienza bellissima e spero di tornare a presto a Isernia”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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