REGIONALI – Centrodestra e centrosinistra si gioca sui tavoli romani. C’è anche il nome di Filoteo Di Sandro

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CAMPOBASSO – Sui tavoli nazionali del centrodestra e del centrosinistra a Roma si decideranno i futuri candidati al vertice della Regione.

Una matassa difficile da sciogliere dall’una e dall’altra parte se si considerano le alleanze realizzatesi e le trasmigrazioni politiche personali e singole registrate negli ultimi mesi.

Situazione difficile anzi difficilissima nel centrodestra. Dove già quattro potrebbero essere gli aspiranti presidenti. Quello che risponde, almeno per ora, maggiormente alle aspettative dei Comitati e delle liste civiche potrebbe essere Enzo Di Giacomo, presidente del Tribunale di Isernia, che potrebbe avere anche l’avallo di Orgoglio Molise, ex Rialzati Molise, che fa capo a Cotugno e quindi a Patriciello, Movimento che dovrebbe a giorni sciogliere l’amletico dubbio se continuare con il centrosinistra di chi non si sa o confluire in un polo moderato di centrodestra dove però non hanno ancora aderito concretamente e ufficialmente né il Movimento di Iorio che continua sulla sua strada e dichiara di volersi candidare anche da solo se non si confluirà sul suo nome, “Noi con Salvini” dove ugualmente Aida Romagnuolo avanza quantomeno l’accredito per la valutazione del suo nome nella griglia dei candidati presidenti del centrodestra, “Fratelli d’Italia” che fino a questo momento è stato in silenzio ma non fa mistero di proporre l’ex assessore regionale Filoteo Di Sandro altrettanto candidato qualificato pronto a dire la sua. E poi nel centrodestra c’è ancora il Movimento agricolo amici di Parisi che portano l’avv. Marone di Termoli a cui afferiscono anche altre sigle. Un dedalo di proposte di aspirazioni e di futuri progetti che saranno analizzati al tavolo nazionale di venerdì o sabato a Roma dove ci sarà un primo confronto almeno su quanto ci si prepara, per programma unico o meno e su quale persona puntare per avere il maggiore consenso possibile.

Nel centrosinistra probabilmente stesso discorso. Si rivedranno dopo l’Epifania presso l’Ufficio dell’on. Lorenzo Guerini  a Roma  nel tentativo di rimettere insieme il Pd di Fanelli e Frattura e quello di Ruta e quindi la coalizione di centrosinistra da cui si sono staccati  già Leva e parecchi altri nomi della Sinistra e del centro con una nutrita partecipazione di giovani new entry e amministratori locali. Dalla parte opposta Frattura ci crede di rimettere in piedi il vecchio mosaico,  Ruta e Leva meno a patto di condizioni molto rigide e radicali. Chissà che alla fine in una sorta di resa dei conti si arrivi a un’assemblea o alle Primarie insomma ad una convention popolare in tempi abbastanza brevi per valutare il vecchio e il nuovo e qui dichiarare chi dei due mandare avanti per la competizione elettorale a nome e con la bandiera del centrosinistra.

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