VASTOGIRARDI – Anche a 1200 metri slm in Molise si possono produrre mele.
Un meleto biologico, infatti, è stato inaugurato giovedì scorso a Vastogirardi imitando un po’ il Trentino anche per quelle che sono le finalità del progetto e cioè del recupero agricolo e naturalistico della montagna.
“Un importante progetto di valorizzazione del territorio, nell’ottica di un recupero del valore agricolo della montagna e di un’economia sostenibile in zone interne e svantaggiate della Regione Molise“
Così l’assessore regionale alle politiche agricole Vittorino Facciolla ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa dell’azienda agricola di Fabio Sabelli che, nella tarda mattinata di giovedì 4 gennaio 2018, ha inaugurato un meleto biologico, in località Contrada Monti, a Vastogirardi.
Un impianto all’avanguardia, a circa 1.200 metri di altitudine, uno dei più alti d’Italia, dedito alla produzione di mele golden stark, golden orange e filari di mela zitella. Una scommessa in una zona fortemente svantaggiata, un investimento notevole reso possibile anche grazie a fondi provenienti dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Molise 2014/2020, specificatamente in relazione alla Misura 4.1.
“Ancora una volta -sottolinea Facciolla– nella nostra piccola regione, abbiamo un esempio di ritorno all’agricoltura come motivo di sviluppo, un esempio di buona pratica per accrescere la competitività e la rinascita di un’agricoltura in montagna, per contrastare l’abbandono del territorio. Ancora una volta, abbiamo contezza della ‘funzionalità’ del nostro PSR che, oltre ad avvicinare o riavvicinare i giovani all’agricoltura, offre loro un aiuto concreto, contribuendo altresì a migliorare le performance economiche ed ambientali delle attività agricole del nostro territorio”.
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