CAMPOBASSO – “Capoiaccio. Anno zero” è il titolo del libro del consigliere regionale Salvatore Ciocca che ricostruisce la storia dei pozzi petroliferi di Cercemaggiore fino alle vicende dove sono racchiuse le verifiche e i dati relativamente alla radioattività nell’area quasi al confine con la provincia beneventana che a suo tempo è stato trivellata per estrarre il petrolio.
Un’aria e un contesto di mistero su quanto non è stato ancora scoperto racchiusi e presentate al pubblico, su cui l’autore della pubblicazione presentata ieri a Campobasso è convinto che ancora altre pagine dovranno essere raccontate ed esposte al pubblico.
Una raccolta, perciò per il momento, di dati, testimonianze, verbali, relazioni, proteste dei sindaci, atti della Magistratura, intervenuta nel 1987, dell’Arpa Molise con i rilievi sulla radioattività dei luoghi in cui insistono i pozzi tra il 2014 e 2015, presi in esame da Ciocca e menzionati nel libro unitamenbte alle sensazioni provate dal passaggio di camion che transitavano per le strade di Riccia il suo paese di origine diretti a Cercemaggiore emanando odori fortissimi acri e che hanno generato sospetti che saranno sempre tali.
L’autore del libro sempre sensibile alla tematica ambientale, da consigliere regionale ha fatto le sue denunce anche nel 2013 interessando il Ministero dell’ambiente e quindi sollecitando di nuovo l’Arpa e infine arrivando a scoperte sconvolgenti sulla radioattività del posto. Da qui l’insediamento di una commissione di inchiesta o di indagine dopo che le Prefetture si interessarono del caso unitamente all’Ispra e ovviamente all’Arpa.
Un libro il suo come ha sottolineato l’autore che rappresenta tra l’altro al di là del problema gravissimo ambientale e della salute, un dovere istituzionale per le funzioni di consigliere regionale che riveste a palazzo D’Aimmo e come cittadino e genitore.
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