CRONACA – Continuano gli episodi di usura ed estorsione nel capoluogo pentro, questa volta ad essere denunciato un uomo e una donna protagonisti di due differenti vicende.
La prima ha inizio nel 2014 quando un isernino chiede ad un suo conoscente un prestito di 1000 euro, i due pattuiscono la corresponsione di una rata mensile di euro 250 a titolo di interessi passivi fino al pagamento in un’unica soluzione del prestito iniziale. Il saldo finale di fatto non avviene a causa delle precarie condizioni economiche della vittima che fino al marzo 2017 aveva versato al suo aguzzino, S.G. di 46 anni, la somma di euro 6000.
La vittima, esasperata, si è recata presso gli uffici della polizia al fine di esporre i fatti. L’indagine che ne è scaturita ha consentito di ricostruire, anche attraverso indagini tecniche, il prestito ricevuto e il pagamento delle rate mensili, inoltre i militari hanno scoperto che in più occasioni la vittima e i suoi familiari hanno ricevuto minacce. All’esito dell’attività, gli investigatori, ricostruiti i fatti, hanno messo fine alla triste vicenda denunciando il predetto per il reato di usura ed estorsione.
La seconda vicenda, invece, trae origine da un’aggressione ai danni di una donna di etnia rom, medicata presso l’ospedale di Isernia con lesioni guaribili in 7 giorni. Gli investigatori, una volta conquistata la fiducia della vittima, hanno scoperto che la donna aveva chiesto un prestito di 3500 euro ad una sua conoscente sempre di etnia rom, B.M. di 40 anni. I soldi sono stati interamente restituiti tramite rate mensili ma, nonostante l’estinzione del debito, la denunciata ha sempre continuato a vantare un credito nei confronti della vittima, minacciandola ripetutamente se non avesse ottemperato al pagamento richiesto, fino ad aggredirla fisicamente.
La Squadra Mobile ha quindi deferito all’Autorità Giudiziaria B.M. per i reati di usura, tentata estorsione e lesioni personali.
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