LARINO – Tre arresti nei confronti di soggetti di origine pugliese per usura ed estorsioni pluriaggravate commesse autonomamente, tranne che per due di essi che agivano in concorso, ai danni di un imprenditore del basso Molise.
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal GIP del Tribunale di Larino, dott.ssa Elena Quaranta, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso lo stesso Tribunale, Dott.ssa Marianna Meo, a seguito di una lunga indagine sviluppata in collaborazione fra i Comandi Stazioni Carabinieri di Larino e Rotello.
L’Operazione “Sorice”, questo il nome dell’indagine, è iniziata ad ottobre 2017 dopo la denuncia da parte della vittima ed è durata fino ai primi giorni di febbraio 2018. L’imprenditore ha raccontato ai militari di essersi rivolto agli usurai per ottenere liquidità, poiché in difficili condizioni economiche, pattuendo con loro interessi usurari che man mano solo lievitati nel tempo a causa della sua impossibilità di saldare il debito.
Gli indagati, nonostante le evidenti condizioni di difficoltà economiche e psicologiche della vittima, nell’intento di procurarsi ingiusti profitti, non hanno esitato a ricorrere a minacce esplicite ed implicite, spesso aggravate anche dall’uso delle armi, per intimidire la vittima, preoccupata anche per i suoi familiari a cui spesso erano rivolte tali minacce.
Grazie alla collaborazione della vittima, che ha riposto fiducia nella giustizia, e alla accurata attività di indagine delle Forze dell’Ordine, i tre usurai sono finiti in manette.
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