
REGIONALI – L’Ance Molise, l’associazione degli imprenditori edili, ha consegnato ai candidati Presidenti alle prossime elezioni regionali un documento con le questioni più urgenti che la Regione dovrà affrontare.
Sono dieci i punti fondamentali che secondo l’Ance Molise bisognerebbe prendere in considerazione per la crescita del Molise, priorità assoluta al lavoro e ai pagamenti alle imprese, soprattutto per quanto concerne la ricostruzione post-sisma, laddove le liquidazioni delle spettanze arretrate scontano un ritardo di circa 15 mesi. Nel “decalogo” dell’associazione l’impietosa fotografia della situazione: dal 2008 persi 5000 operai su 8.600, monte salari più che dimezzato passato da 62 a 27 milioni di euro, crollo dei bandi di gara e blocco sia dell’edilizia residenziale che di quella commerciale.
I candidati hanno unanimemente condiviso le istanze dell’Ance, riconoscendo che il settore delle costruzioni è il principale motore di sviluppo dell’economia, poiché è quello a più alta incidenza di manodopera che spende le relative risorse interamente sul territorio regionale.
L’Ance ha anche proposto un programma straordinario di interventi piccoli e medi, dal valore massimo di 2 milioni di euro ciascuno, destinati alle principali criticità della regione, come il dissesto idrogeologico e la viabilità, da monitorare attraverso un apposito Osservatorio degli appalti.
Poi la riprogrammazione dei fondi dell’autostrada, la richiesta di operatività del Comitato tecnico-scientifico della Centrale di committenza regionale e il pareggio di bilancio, occasione concreta per recuperare risorse da destinare agli investimenti.
Particolare attenzione alla ricostruzione, che oltre al ritardo nei pagamenti, sconta notevoli appesantimenti e lungaggini burocratiche.
Inoltre, chiesto un piano per lo smobilizzo dei crediti, e infine l’edilizia agevolata e il Piano Casa: per rilanciare la prima c’è bisogno di stanziare risorse per sostenere l’acquisto di abitazioni, con il coinvolgimento delle banche; relativamente al secondo, bisogna insistere sulla riduzione degli oneri e sullo snellimento delle procedure per rendere più appetibile la misura sia per le famiglie che per le imprese.
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