
CAMPOBASSO – Ogni atto e azione amministrativa devono essere conosciuti e valutati dalla gente e quindi esposti visivamente e all’attenzione di quest’ultima.
Lo suggerisce il M5S nel suo programma in vista delle elezioni regionali del 22 aprile proponendo anche di individuare il Responsabile della trasparenza e un aggiornamento del Piano Triennale per la prevenzione della corruzione.
“Si devono ridurre i tempi di pagamento della Regione Molise e attivare la sezione ‘Indicatore di tempestività dei pagamenti’ per consentire un monitoraggio costante dell’attività dell’Amministrazione.
Inoltre applicare la revisione organica del Regolamento interno del Consiglio regionale che, a seguito della spending review, è passato da 30 a 20 componenti più il presidente della Giunta. Il relativo Regolamento interno, però, non è ancora stato adattato alla riduzione dei Consiglieri e va adeguato anche in termini di discussione delle proposte di legge popolare, delle petizioni, di partecipazione e trasparenza.
Bisogna promulgare leggi che regolamentino le modalità con cui attivare gli strumenti di consultazione regionali come i referendum propositivi, abrogativi, consultivi, confermativi e revocativi senza quorum, con individuazione di due date fisse annuali in cui far svolgere le eventuali consultazioni, previa richiesta sottoscritta da almeno il 2% degli aventi diritto al voto.
Per ogni consultazione i cittadini, nel sito istituzionale della Regione, dovranno potersi informare compiutamente sulle motivazioni delle diverse posizioni sui temi aggetto di voto. Questo è il fulcro della proposta relativa all’introduzione di strumenti di democrazia diretta nella nostra Regione.
Al fine di rendere trasparente ed efficiente la macchina amministrativa, è importate dotarsi di nuovi strumenti tecnologi e formare il personale al loro utilizzo, perché tutto sia usato con la maggiore efficacia possibile.
Sarà utilizzato un software open source e telefonate con sistemi VoIP in tutti gli uffici della Pubblica amministrazione e degli enti controllati dalla Regione.
Proprio la Regione spende quasi 8 milioni l’anno in ‘Gestione del sistema e dei servizi informativi regionali’. Con l’utilizzo di software open source, tale cifra verrebbe ridotta drasticamente.
Ma soprattutto è necessario recepire il Protocollo di Legalità per appalti pubblici, al fine di contrastare la corruzione e le infiltrazioni mafiose, attraverso una totale trasparenza, con la pubblicazione di tutte le informazioni necessarie online: appalti, sub appalti, visure camerali, certificati antimafia, rendiconti dettagliati delle spese.
Ad oggi, il Protocollo di Legalità è attuato solo nelle regioni maggiormente soggette ad infiltrazioni mafiose., ma bisogna prendere coscienza del fatto che anche il territorio molisano è vittima del fenomeno mafioso, per cui è opportuno contrastarlo con ogni strumento a disposizione.
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