CAMPOBASSO – Giovani e lavoro attraverso la riqualificazione e le incentivazioni alle aziende un riposizionamento della pubblica amministrazione e la promozione attraverso azioni e misure di quei settori che più e meglio sono presenti nel tessuto sociale e imprenditoriale locali. Poi artigianato turismo, cultura e il riordino della sanità con peculiarità attrattive.
Sono questi i punti del programma di governo del presidente eletto del centrodestra alle Regionali di domenica scorsa Donato Toma che stamane ha incontrato i giornalisti in un hotel locale dove ha ribadito di essere il presidente di tutti i molisani, quanti lo hanno votato e di quelli che hanno avuto altre preferenze.
Un incontro con la stampa a domande e risposte a cui ha partecipato anche qualche decina di simpatizzanti dove ha raccontato la vicinanza del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi nei suoi confronti il piacere dei complimenti del leader degli azzurri per la vittoria alle Regionali e l’ulteriore. Berlusconi lo ha avvisato anche che nei prossimi giorni ritornerà in Molise per fargli festa per la meta conseguita in una coalizione in cui Forza Italia è stato il partito, più votato.
Toma ha spiegato, quindi, la forza che animerà da subito l’azione amministrativa e legislativa del suo governo regionale: Pensiero azione e concretezza che dovranno dare prova e riscontro di solidareità e capacità decisionale su interventi mirati al bisogno di quanti vivono nel disagio e di cui la Regione se ne dovrà fare interprete e carico
“Chi non ha nulla non può aspettare, chi ha il superfluo deve aspettare”. I suoi obiettivi coprono un po’ tutti i settori dalla mobilità e quindi le infrastrutture, comprese quelle su ferro, per quest’ultima bisogna verificare la bontà e la volontà di Ferrovie delo Stato di tutelare il territorio molisano con un servizio efficiente e più allargato con il recupero e il ripristino di alcune tratte ferroviarie, la forza del turismo e dell’ambiente capaci di concedere possibilità di lavoro e di sviluppo primario e secondario attraverso un vasto indotto. Sulle strade ha spiegato la necessità di una strada a scorrimento veloce da Venafro a Termoli a 4 corsie, del miglioramento dell’area portuale di Termoli per sviluppare il turismo e quindi l’attracco delle navi da turismo e da diporto. Sulla sanità non ha dubbi. E’ necessaria la nomina di un Commissario mentre sulla costruenda metropolitana leggera ha detto che c’è bisogno di una verifica escludendo, però, che vengano dispersi fondi già stabiliti per il completamento dell’opera e per altre risorse ad essa collegata già previste dal Governo centrale.
Sul prossimo governo e quindi sui nomi che comporranno la Giunta il criterio è quello dei numeri. Entreranno, almeno come prima considerazione da usare per il provvedimento che porterà alla formazione dell’esecutivo regionale, quelli che hanno ottentuo più voti al comando delle proprie liste. Cinque assessori o quattro su nove liste, quindi quattro o cinque nomi dovrebbero essere esclusi e qui ci potrebbero i primi mal di pancia. Non si esclude, poi, che in qualche lista i secondi non eletti incalzino le sollecitazioni per la nomina di assessori capilista per rientrare in consiglio regionale. Uno di questi casi è in Fdi dove Filoteo Di Sandro sembra che prema per Pallante assessore per entrare nell’assemblea di palazzo D’Aimmo.
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