CAMPOBASSO – Epilogo amaro su tutti i fronti.
La Carrese a San Martino in Pensilis non si è disputata e oltre alla beffa sono arrivate anche le dimissioni del sindaco di San Martino in Pensilis, Massimo Cravatta, che non se le sentita di proseguire il suo mandato di primo cittadino dopo avere subito una serie di critiche e proteste per l’annullamento della Corsa dei Carri la cui problematica non sarebbe stata affrontata con la dovuta tempestività dal sindaco e dall’amministrazione comunale arrivata, come si contesta, agli ultimi giorni per avere i dovuti permessi.
Massimo Caravatta primo cittadino di San Martino in Pensilis demoralizzato e avvilito che ha visto tra l’altro ieri pomeriggio per questa vicenda l’arrivo dei mezzi della Questura di Campobasso per l’impedimento della manifestazione pronta al via intorno alle ore 18,00, questa mattina ha scritto e comunicato la sua decisione agli organismi competenti annunciando le sue dimissioni irrevocabili che comunque possono essere ritrattate da qui a 20 giorni.
“Con la serenità e la coscienza di chi si è speso senza risparmiare energia e fatica a difesa della comunità di San Martino in Pensilis e del suo territorio e della sua cultura
comunico
le mie dimissioni da sindaco del Comune di San Martino in Pensilis. Ringrazio i cittadini che mi hanno sostenuto, la mia maggioranza gli assessori i dipendneti comunali che hanno reso possibile la realizzazione del programma politico ed amministrativo lavorando con abnegazione e spirito di apparetneza e tutti i cittadini che mi hanno rappresentato.
Vorrà questa Prefettura tutelare le radici di un popolo che fiero e nel rispetto delle norme ha sempre nel corso dei secoli portato avanti le proprie tradizioni e la propria identità”.
Una querelle amministrativa e giudiziaria che sembra non fermarsi qui. Perché sono annunciati ricorsi avversi alle decisioni della Prefettura attraverso i quali si riterrebbe sufficiente il parere della Commissione di vigilanza comunale: sei su otto i si per avviare la corsa.
Naturalmente il popolo di San Martino inviperito e arrabbiatissimo per un epilogo che nessuno si aspettava quando tutto era pronto per la partenza non ha risparmiato di prendersela con l’amministrazione comunale. Contestato sul luogo della Corsa anche il neo presidente Toma che ha fatto di tutto per mediare tra istituzioni di Governo e autorità locali.
A questo punto quindi anche Ururi dice no alla manifestazione- La Carrese qui dovrebbe tenersi dopodomani mentre quella di Portocannone il 23 maggio. In quest’ultimo paese, tuttavia, l’amministrazione comunale è partita da più lontano e da giorni, infatti,sta mettendo in sicurezza il percorso per non incorrere in pareri, si augura, che potrebbero vietare la tradizionale corsa a Portocannone radicata e sentita come a San Martino.
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