PRO VENEZUELA – Per il rientro dei molisani avviata la macchina della solidarietà

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CAMPOBASSO – Il Comitato Molise Pro-Venezuela riunito presso la sede dell’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi ONLUS” a Campobasso ha valutato con positività i primi riscontri avviati sul territorio rispetto all’emergenza umanitaria che vivono milioni di venezuelani spingendo parte degli oriundi italiani a rientrare nei paesi di origine delle proprie famiglie per sfuggire alle violenze, alla mancanza di generi di prima necessità, all’impossibilità di curarsi e ai rischi di contrarre epidemie o subire sequestri, rapine o persecuzioni d’ogni tipo.

Merita apprezzamento il doppio impegno assunto dalla CARITAS diocesana di TRIVENTO sia per il Progetto di adozione a distanza di una persona anziana in Venezuela e sia per aver raccolto l’appello di due molisane in difficoltà consentendo loro di rientrare in Italia e mettersi al sicuro. Sul piano istituzionale vanno ringraziati gli amministratori comunali di Monacilioni, Oratino, Jelsi, Toro, Sant’Elia a Pianisi e degli altri paesi che stanno seguendo con attenzione il rientro dei propri concittadini dal Venezuela, dando vita a atti di solidarietà, ricerca di alloggi, aiuto nell’inserimento sociale nel tessuto locale e sostegni di varia natura.

L’esempio positivo e concreto di queste Amministrazioni Locali potrà progressivamente estendersi a tutti i comuni interessati alla crisi umanitaria venezuelana spronandoli a ricercare soluzioni per andare incontro alle richieste di aiuto che vengono segnalate dal Prof. Michele Castelli, docente molisano all’Università di Caracas, e dalle Associazioni di Abruzzo e Molise, o Enti di Patronato, che operano a Maracaibo, Barquisimeto, Valencia, Merida, San Felipe, Guaira, Maracay e altre città. Sull’avvio della raccolta farmaci coordinata da Annamaria Evangelista con il Progetto ALI ONLUS si registrano prime adesioni sul territorio che hanno portato a raggiungere 20 kg di medicine sui 50 kg che occorrono per fare la prima spedizione via Stati Uniti utile a garantire la certezza dell’arrivo.

Grazie alla collaborazione con il Progetto ALI ONLUS si possono spedire farmaci che arriveranno in varie città venezuelane in centri gestiti da Caritas, Fondazioni, strutture sanitarie o Parrocchie a cui ci si può rivolgere con un documento d’identità ed un certificato medico.

Meritano un apprezzamento anche gli operatori dei Patronati che sia in Venezuela che in Molise accolgono gratuitamente i cittadini in difficoltà e li assistono in pratiche per la cittadinanza, per le prestazioni previdenziali, per domande di invalidità o per le pensioni.

Molto attivi verso gli oriundi rientrati in questi mesi sia gli operatori dell’INAS che dell’ITAL sia a Campobasso che a Termoli con diversi ricorsi, istanze e assistenza offerta a persone che vivono il disagio della lingua e della scarsa conoscenza della burocrazia italiana.

Per il futuro queste attenzioni solidali rappresenteranno un positivo esempio per tutti gli Enti di patronato che operano sul territorio al fine di andare incontro a chi ha problemi di traduzione di documenti, iscrizioni scolastiche, di fare nuovi esami per la patente o di esenzione del ticket.

Da segnalare inoltre che per il 10 maggio grazie alla disponibilità della CNA -Confederazione Artigiani Molise un primo gruppo di cittadini rientrati dal Venezuela seguiranno un seminario fatto solo per loro teso a illustrare come si mette su un’azienda artigiana, una ditta individuale o una cooperativa. Questa opportunità nasce dal rapporto di collaborazione stretto tra Comitato Molise Pro-Venezuela e CNA che ricalca il protocollo già siglato in Abruzzo nel 2017 e mira ad aprire nuove strade per il reinserimento sociale e lavorativo nei comuni molisani.

Sul piano delle segnalazioni provenienti dal Venezuela oltre al nucleo di 9 persone giunto il 27 aprile a Campobasso, per il 1 agosto tornerà una famiglia di 6 persone di Cercemaggiore, nel mentre una molto numerosa originaria di Viterbo sarà aiutata dai volontari che operano su Roma.

L’Associazione Abruzzo e Molise dello Stato di Carabobo a Valencia segnala le difficoltà di due famiglie originarie di Petrella Tifernina e di altri due nuclei familiari di 6 e 5 componenti originari di Jelsi. Resta il problema di due nuclei di Riccia che vivono a Barquisimeto su cui si sono mobilitati sia i parenti di Mirabello Sannitico che i cugini che vivono in Svizzera vicino Ginevra e che stiamo seguendo.

Infine il Comitato ha accolto la proposta proveniente dalla comunità di Oratino che ha ipotizzato un evento di solidarietà per fine maggio orientato a sostenere l’invio di farmaci e altre operazioni solidali per chi è tornato in Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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