CAMPOBASSO – UN Certamen bandito dalla scuola Igino Petrone di Campobasso unico evento nazionale in Italia rivolto agli alunni frequentanti il terzo anno alle prese dello studio del latino sin dal primo anno.
La competizione è giunta ormai alla sesta edizione e si avvale della collaborazione del Liceo Classico “Mario Pagano” di Campobasso cui viene affidata la scelta della prova, consistente in una versione latina corredata da domande di analisi morfo-sintattica, e la correzione e valutazione della stessa.
L’Istituto Petrone, andando anche controcorrente, ha sempre fermamente creduto nella valenza formativa dell’insegnamento di una lingua ritenuta da molti “morta” ed inutile, ha voluto trasmettere ai propri alunni il senso di appartenenza ad una lingua che è la nostra, perché da sempre presente nel nostro vocabolario, basti pensare che addirittura termini del linguaggio della tecnologia e dell’informatica derivano dal latino: video, audio, monitor, mass-media…
Come sostiene Nicola Gardini, insegnante di letteratura italiana ad Oxford e recente autore del libro “Viva il latino. Storia e bellezza di una lingua inutile” il latino è una lingua tuttora in grado di dare un senso alla nostra identità, lo strumento espressivo che è servito e serve a fare di noi quelli che siamo.
Le docenti di lettere della scuola Petrone hanno perseverato in questo progetto, e pare abbiano avuto ragione, perché la competizione del Certamen, divenuta nazionale proprio dall’anno scolastico corrente, ha subito raccolto favori non solo presso altre scuole della città, ma anche fuori regione. Venerdì 18 maggio, infatti, la scuola Petrone accoglierà ben circa 40 studenti provenienti anche dall’istituto Comprensivo “Dante-Galiani” di San Giovanni Rotondo (FG) e da quello “Garibaldi Leone” di Trinitapoli (FG).Tutti saranno pronti a cimentarsi, vocabolario alla mano, nella traduzione di un testo della tradizione classica che permetterà loro non solo di avvicinarsi alle storie e alle leggende dell’antica Roma, ma di attivare quei percorsi che puntano allo sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni nazionali.
Quindi “Amice, latine discere” così come recita il nome dato al Certamen made in Campobasso.
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