
CAMPOBASSO – Molise Dati quale destino gli tocca per il futuro come procedere per la sua gestione.
Lo chiedono i portavoce M5S in Consiglio regionale attraverso un’interpellanza a firma di Fabio De Chirico al presidente Toma.
“Continua inesorabile da anni, infatti – spiega De Chirico – lo smantellamento delle attività assegnate alla società informatica “in house”, senza che vengano rispettate le norme regionali vigenti e la convenzione ancora in atto con la stessa.”
L’ultima, in ordine di tempo, subito dopo la nomina del nuovo Segretario Generale del Consiglio, riguarda la revoca dell’affidamento per la fornitura del sistema di gestione delibere e determine integrato con il sistema documentale Archiflow, sistema acquisito dalla Regione Molise con gara Europea e utilizzato fino ad oggi dal Consiglio.
“A tal proposito – ricorda De Chirico – la Regione ha accumulato verso Molise Dati diverse inadempienze su fatture emesse da anni, costringendo paradossalmente la società a emettere un decreto ingiuntivo di 5 milioni e mezzo di euro nei confronti del proprio socio unico.”
“Vogliamo inoltre sapere da Toma – aggiunge il Consigliere M5S – se ritiene che la progressiva espansione dell’attività informatica della Pa Digitale Adriatica all’interno del Sistema Regione abbia potuto causare possibili profili di responsabilità amministrativa-patrimoniale, dato che si perseguono e si attuano attività per le quali è istituzionalmente preposta la Molise Dati, o comunque se considera questa situazione una doppia gestione antieconomica del Sistema informativo regionale.”
“Frattura prima e Toma ora – conclude il portavoce De Chirico – stanno demonetizzando maldestramente una risorsa aziendale che operava a esclusivo beneficio del Sistema Regione. L’ultima conferma, a tal proposito, arriva dall’Ufficio di Presidenza dello scorso giovedì 12 ottobre in cui, in variazione di Bilancio, sono state sottratte alla società Molise Dati ulteriori 20mila euro.”
De Chirico ricorda infine che il gruppo M5S si è opposto e la vicepresidente e il segretario del Consiglio regionale, Patrizia Manzo e Vittorio Nola, hanno votato NO.
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