
LARINO – Si chiama “Scacco matto” l’operazione coordinata e guidata dalla Fiamme Gialle di Campobasso coadiuvate da quelli di Foggia con l’aiuto di cani cinofili utilizzati durante le perquisizioni, eseguita per le ordinanze del Gip di Larino Rosanna Vecchi che ha scoperto una rete di spacciatori di droga del basso Molise a cui si aggiunge un elemento pugliese.
I risultati di quest’ultima che da quanto riferito durante la conferenza stampa, entravano in un giro di affari di circa un milione di euro, sono stati precisati durante un incontro con i giornalisti tenutosi a Larino.
Le indagini durano da circa un anno e mezzo.
L’operazione è partita alle prime luci dell’alba con 30 militari della Guardia di Finanza molisana e pugliese.
Cinque persone coinvolte, una in carcere, un’altra ai domiciliari un 28enne rumeno a Termoli, le altre 3 con obbligo di dimora o di presentazione in caserma.
Un’operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza dove è stato scoperto che alcune donne che acquistavano stupefacenti pare la pagassero con prestazioni sessuali spesso a colui, un sessantenne di San Martino in Pensilis, che è stato considerato al centro del traffico di cocaina e altre sostanze stupefacenti. Questo è quanto riferito dal Procuratore capo del Tribunale di Larino Isabelle Ginestra dal sostituto procuratore Marianna Meo e dal Colonello Maurizio Favia comandante della Gdf della provincia di Campobasso che hanno precisato che ciò era venuto fuori dalle intercettazioni e soprattutto successivamente, ha puntualizzato la d.ssa Meo, dalle dichiarazioni delle donne che si erano prestate.
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