VENAFRO – L’infermiera accusata di aver avvelenato con l’acido cloridrico, Celestino Valentino 76enne di Pratella, è capace di intendere e volere.
Lo ha stabilito la perizia psichiatrica disposta dal Gup Arlen Picano tesa a valutare lo stato mentale dell’infermiera accusata di aver avvelenato Celestino Valentino mentre era ricoverato nel reparto lungodegenti dell’ospedale SS. Rosario di Venafro.
Stamani, infatti, presso il Tribunale di Isernia, si è tenuta una nuova udienza davanti al Giudice per le udienze preliminari prontamente rinviata al 2 maggio, data in cui verrà esaminata la perizia del CTU.
“Sicuramente un esito in cui noi confidavamo molto –commenta Alfredo Ricci legale della famiglia della vittima- ne eravamo abbastanza convinti e quindi un esito che ci conforta. Il rinvio al 2 maggio è stato disposto dal Giudice per consentire l’esame della CTU, ma ciò che ci incoraggia di più è sapere che è stata già fissata al 13 giugno l’udienza di discussione”.
La vicenda, quindi, va verso la conclusione. A giugno è attesa la sentenza.
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