CAMPOBASSO – L’orso marsicano che vive anche nella parte del territorio molisano del Parco nazionale d’Abruzzo e Molise è stato oggetto di studio nella prima giornata di studi della Società Italiana per la Storia della Fauna tenutasi a Bologna.
Al termine del convegno è stato redatto un Manifesto per riaffermare l’urgenza di integrare le politiche di conservazione tenendo conto della necessità di preservare un patrimonio genetico unico al mondo, così come lo è il nostro patrimonio culturale.
L’orso marsicano e il Colosseo ne sono i simboli, paragonabili come valori. Il Manifesto è stato condiviso con il mondo della ricerca, della cultura e della conservazione, riportando numerose e prestigiosissime adesioni, italiane e internazionali.
Solo per citarne alcune: ambientalisti della prima ora come Fulco Pratesi, Franco Pedrotti, Giorgio Nebbia, Grazia Francescato e Francesco Mezzatesta; tra gli zoologi Renato Massa, Sandro Lovari, Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Franco Perco, Massimo Pandolfi e Giorgio Boscagli; dal mondo della conservazione il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Gianluigi Ceruti, Renzo Moschini ed il Gruppo di San Rossore, Giuseppe Rossi, Francesco Framarin e Mario Spagnesi; per la cultura Desideria Pasolini dall’Onda, Vittorio Emiliani e Vezio De Lucia; per l’Associazionismo la Società Emiliana Pro Montibus et Sylvis, la Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, la Società Romana di Scienze Naturali, Verdi Ambiente e Società Onlus (VAS), Wilderness Italia, la S.I.V.A.E. Società Italiana Veterinari per Animali Esotici, il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
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