CRONACA – Uno finito in carcere e uno ai domiciliari in attesa del rito direttissimo, queste erano state le disposizioni impartite dal P.M. di turno, ma evidentemente non è bastato.
Infatti, si è dimostrata inefficace la misura degli arresti domiciliari disposta dall’A.G. isernina a carico di uno dei due soggetti arrestati durante l’operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia, che avevano tratto in arresto due giovani per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’arrestato finito ai domiciliari, un isernino noto alla giustizia, appena due ore dopo la sottoposizione al regime degli arresti in casa, è stato raggiunto dalla pattuglia in turno per il primissimo controllo del rispetto della misura.
L’uomo, in piena violazione delle prescrizioni cui era assoggettato, è stato sorpreso in casa con due pregiudicati isernini che, all’arrivo dei militari, aveva nascosto nel box doccia del bagno di servizio della sua abitazione, sperando così di farla franca. Dopo gli approfondimenti necessari, l’uomo è stato ristretto presso la locale Casa Circondariale, così come disposto dalla medesima Autorità giudiziaria che si è vista costretta ad aggravare la misura rivelatasi inefficace.
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