
CAMPOBASSO – L’autonomia in materia di istruzione avanzata dalle Regioni Veneto Emilia e Lombardia viene respinto dal Molise che commenta
” Si tratta di un’ipotesi che pregiudica la tenuta unitaria del sistema nazionale in un contesto nel quale già esistono forti squilibri fra aree territoriali e regionali. I diritti dello stato sociale, sanciti nella Costituzione in materia di sanità, istruzione, lavoro, ambiente, salute, assistenza, vanno garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale”.
Già lo scorso 9 febbraio, nella grande manifestazione unitaria #FuturoalLavoro indetta a Roma da CGIL, CISL e UIL la delegazione della FLC CGIL Abruzzo Molise ha portato in piazza le ragioni della conoscenza. “L’istruzione non si differenzia, NO alla regionalizzazione della scuola” è stato lo slogan dei lavoratori della scuola abruzzesi e molisani, che hanno risposto in questo modo alle stucchevoli affermazioni del Ministro dell’Istruzione che evidenziano un’idea del Mezzogiorno sbagliata e caricaturale. L’istruzione, in particolare nelle nostre regioni, ha bisogno di risorse per garantire organici adeguati, un aumento del tempo pieno e investimenti sull’edilizia scolastica. Altro che Sud che “deve impegnarsi forte“: è questo Governo che deve dare manifestazione di maggiore impegno per i nostri settori!! Ci opporremo in ogni modo a questo progetto di secessione dei ricchi, che aggrava le difficoltà delle scuole del mezzogiorno, rompe l’unità del sistema di istruzione e introduce vere e proprie gabbie salariali.
“Insieme alle altre OO.SS, alle associazioni ed agli studenti, rivolgiamo – conclude la Flc Cgil – pertanto un appello alla mobilitazione al mondo della scuola e alla società civile, per fermare un disegno politico disgregatore dell’unità e della coesione sociale del Paese”
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