CAMPOBASSO – Carta da bollo sonante al Tar tra il presidente della Regione Toma e il commissario ad acta Angelo Giustini inviato dal Ministro della sanità in Molise insieme al sub commissario Ida Grossi per la gestione del Piano di rientro.
Il Collegio del Tar presieduto dal dott. Ignazio Silvestri ha discusso il ricorso presentato dal presidente della Giunta, sostenuto dal costituzionalista Massimo Luciani e dalla direttrice dell’Avvocatura dello Stato Alberta Di Lisio, che chiede di annullare la nomina del Commissario ad acta proponendo in prima battuta la sospensiva che eviterebbe in questo caso il vuoto amministrativo del ruolo e quindi si riavrebbe la carica del Presidente- Commissario con la presenza del sub commissario.
Dall’altra parte, e questa è stata la sorpresa, il Commissario Giustini, personalmente ha formalizzato un ricorso incidentale con l’avv. Pino Ruta chiedendo la revoca della delibera di Giunta regionale dove si articola l’impugnativa al decreto che ha stabilito il suo arrivo in Molise, ricorso giustificato da un conflitto di interesse per la firma sulla stessa delibera apposta dal vicepresidente della Giunta regionale Vincenzo Cotugno, cognato dell’europarlamentare Aldo Patriciello proprietario di Neuromed.
Al fianco dei Commissari si sono schierati i Movimenti a difesa della sanità pubblica “Forum per la sanità pubblica” e il Comitato “Pro Cardarelli”. Allo stesso tempo nella controversia con il Governo nazionale il presidente Toma, in tema di contestazione alla Corte Costituzionale sui Commissari inviati nelle regioni Lazio e Campania, ha chiesto la discussione unitaria dello stesso problema riguardante il Molise.
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